“IL COMUNE ABBANDONI LA GESTIONE DELLA STRUTTURA E CREI I PRESUPPOSTI PER ALTRI SCENARI”

“E’ di qualche giorno fa la notizia dell’azzeramento, in virtù delle dimissioni presentate e protocollate, dei consiglieri di amministrazione della Vittoria mercati srl: il presidente Giombattista Gambuzza, i consiglieri Emanuele Garrasi ed Elisa Nuara. Una decisione presa per l’assenza di fondi e di progetti che impediscono di portare avanti la società di gestione. Ecco perché torno a ribadire: il Comune si liberi da ogni vincolo e lasci interamente ai privati la gestione dell’ortofrutticolo di contrada Fanello”.

Il consigliere comunale di Forza del Sud, Andrea La Rosa, si sofferma sulla società costituita nel 2009 con 100.000 euro di capitale e che, però, non è mai riuscita a decollare. Il Comune ha ottenuto il passaggio della struttura al suo patrimonio con la volturazione dei terreni avvenuta qualche anno fa. “Come ogni cosa che deve avere solida fondamenta – aggiunge La Rosa – non si può partire costruendo mura e piloni quando mancano le basi. Compito del Comune era quello di fare in modo che questa struttura fosse dotata di servizi: dall’accesso automatizzato alla creazione di un centro di lavorazione prodotti, a quella di magazzini per lo stoccaggio delle merci sino alla rete informatica che doveva servire a trasmettere in tempo reale i prezzi di vendita dell’ortofrutta. Cioè dotare l’ortomercato di servizi essenziali. Questo purtroppo non è avvenuto, così come chi era deputato a far reperire finanziamenti per Fanello (la Sogevi presieduta da Giovanni Denaro) non è riuscito nella sua missione”.

Per l’esponente di Forza del Sud, quindi, “risulta evidente come il Comune non possa sobbarcarsi una gestione di tale struttura né direttamente, né tramite partecipazioni di maggioranza. L’affidamento ai privati, dopo aver dotato il mercato dei servizi essenziali, è l’unica strada da percorrere”. Per il consigliere La Rosa, inoltre, “il Comune può disciplinare le modalità di concessione del servizio – l’intermediazione dell’ortofrutta – affidandola appunto ad un’unica società giuridica. Le ditte attualmente concessionarie svolgerebbero la loro attività di intermediazione al pari dei produttori agricoli attraverso dei bandi pubblici di selezione. Anche i grossisti potrebbero operare dopo essere stati inseriti in un’apposita graduatoria di selezione finalizzata a garantire, dopo approfondite verifiche, la solvibilità patrimoniale, l’affidabilità societaria (ditte operanti da tempo e non colpite da provvedimenti di natura fallimentare) e gestionale”.

“E si potrebbe anche pensare – dice ancora La Rosa – alla creazione di una struttura per la vendita all’ingrosso e al dettaglio, tipo “cash & carry”, di ortofrutta e generi alimentari. Tutto questo richiederà come atto preliminare il cambiamento dello statuto sociale della Vittoria mercati e l’introduzione di nuove regole di governance che possano dare alla parte pubblica il compito di monitorare il corretto rispetto dei termini di affidamento di un servizio pubblico di rilevanza economica. Non basta nominare un nuovo consiglio di amministrazione per annunciare un cambio di rotta. Così com’è, questa società non avrà possibilità di sviluppo adeguato ad una realtà agricola come la nostra, soprattutto alla luce – come lo stesso primo cittadino ha sottolineato – della temibile concorrenza che il mercato agroalimentare siciliano di Catania sta facendo e farà nell’immediato futuro”.

A questo proposito, La Rosa lancia un appello a Nicosia: “Il sindaco dimostri di compiere un atto di coraggio e di adoperarsi per dotare la struttura dei servizi necessari, liberandosi totalmente dalla sua gestione. In questo modo potrà creare i presupposti per accelerare in maniera efficace l’avviamento di una società che ha il compito di gestire un fondamentale servizio di rilevanza economica per il territorio di Vittoria e dell’intera fascia trasformata”.