IL CONSIGLIO COMUNALE DI COMISO RESPINGE LA CHIUSURA DEL PRONTO SOCCORSO

Il Consiglio comunale, convocato dal presidente Raffaele Elia in seduta “aperta”, i ha esaminato e lungamente discusso le problematiche relative all’Ospedale Regina Margherita di Comiso, presenti il sindaco Giuseppe Alfano e la Giunta municipale,  numerosi cittadini e i deputati regionali Giuseppe Digiacomo, Roberto Ammatuna e Orazio Ragusa, oltre all’assessore provinciale Giovanni Digiacomo. Tutti gli intervenuti al dibattito hanno convenuto sul fatto che il piano di riordino della sanità iblea si è sostanziato in un generico ridimensionameto degli ospedali di Comiso e Scicli,  e di respingere, pertanto, la chiusura del Pronto Soccorso del “Regina Margherita” e il depotenziamento dei servizi esistenti, anticamera della soppressione del nosocomio.

Oltre al mantenimento del Pronto Soccorso, si chiede alla direzione generale dell’Asp Ragusa l’attivazione per 12 ore nei giorni feriali dei servizi di Laboratorio Analisi e Radiologia,  l’incremento del numero dei posti letto dell’area chirurgica e, inoltre incrementare l’attività e la complessità degli interventi di urologia con la presenza di altri professionisti provenienti da Ragusa per sopperire ai bisogni dell’utenza ipparina. Infine, l’acquisto di una Tac, più volte promessa, attesa la presenza di medici e tecnici radiologi di ruolo.

Chiediamo alla direzione generale dell’Asp Ragusa di rispettare gli impegni assunti in passato – ha dichiarato il sindaco Alfano -. Lo stesso direttore generale dell’Asp Ragusa, Ettore Gilotta, si era impegnato a riqualificare l’ospedale comisano nell’ottica di fornire un’offerta sanitaria di qualità all’utenza. Invece, in questi due anni, abbiamo assistito ad un costante smantellamento del Regina Margherita con l’accorpamento a Vittoria di reparti importanti, mi riferisco soprattuto a Ginecologia ed Ostetricia, ma non solo, che hanno creato e creano tuttora disagi all’utenza soprattuto per le precarie condizioni logistiche. Altro che miglioramento della qualità sanitaria. Da sempre abbiamo condiviso l’idea di eliminare i reparti doppioni tra i nosocomi di Comiso e Vittoria per ragioni di economicità, ma finora abbiamo assistito alla semplice chiusura delle divisioni di Comiso senza che vi siano stati attivati quei reparti specialistici che avrebbero dovuto differenziare l’assistenza sanitaria sul versante ipparino. Il continuo trasferimento dal Regina Margherita del personale infermieristico, la mancata sostituzione del personale medico e paramedico andato in pensione, il trasferimento del Laboratorio Analisi e Radiologia e del Pronto Soccorso, sono tutti atti inequivocabili che conducono alla soppressione dell’ospedale comisano. Eppure lo stesso direttore generale Gilotta si era impegnato a potenziare il Pronto Soccorso con l’acquisto di una nuova Tac e l’istituzione a Comiso di nuovi reparti specialistici. Alla luce delle ultime esternazioni del dottor Gilotta, non comprendiamo quale sia la sua reale intenzione. Pacta sunt servanda: non consentiremo che si smantelli il nostro ospedale giorno dopo giorno con una lenta ma irreversibile agonia privandolo di servizi e di personale.  Oggi stesso, Giunta municipale e capigruppo consiliari torneremo ad incontrarci per redarre un documento nel quale saranno esposte le nostre richieste da sottoporre alla direzione generale dell’Asp Ragusa. Comiso e i comisani sono pronti ad una grande e democratica mobilitazione generale a tutela del diritto costituzionale alla salute che vedrà presenti in prima linea tutte le forze politiche. Se il direttore generale non è in grado di assicurare questo sacrosanto diritto dei cittadini del versante ipparino dovrebbe trarne le conseguenze e dimettersi”.