La lettura della vicenda elettorale sta diventando sempre più complessa e indecifrabile, o troppo semplice, come al solito gli estremi in politica si toccano.
Molti dei tanti candidati a Sindaco di Vittoria si stanno spendendo in offerte e promesse che delineano un pressapochismo e un pensiero prepolitico che riduce tutto a mero commercio delle coscienze e dei cittadini.
Enzo Cilia, in tal proposito ha dichiarato:”pensate che qualcuno proveniente dal partito di Cuffaro e di Drago propone un “patto etico”, qualcun altro del partito di Lombardo propone un “patto politico” a 360 gradi con chiunque tranne naturalmente con SEL, alla quale viene riconosciuto di essere l’unica forza politica di opposizione al governo regionale, un altro proveniente da AN, PDL, FLI e approdato a FDS di Miccichè sodale di Dell’Utri sta investendo centinaia di migliaia di euro nella campagna elettorale, non solo, come qualcun altro, in mega cartelloni e spot televisivi, volantini e fac simili, ma addirittura acquistando la possibilità con tanto di timbro del CONI (???) di fare sport in tutte le palestre della città per tutti i cittadini che potranno andare in palestra a fare qualsiasi tipo di attività sportiva gratuitamente.
La cosa politicamente rilevante è che a queste sirene del centro destra e a questa perversa modalità di avvio della campagna elettorale, rispondano positivamente sia il Sindaco uscente ricandidato per il PD, sia l’ex Sindaco uscito dal PD candidato con liste civiche personali. Ambedue si dicono d’accordo col “patto etico” e soprattutto sono disponibili ad un confronto e ad un’alleanza con l’MPA, d’altronde sono gli inventori del tristemente famoso “laboratorio politico” antesignano del pateracchio regionale; ambedue si sono affrettati in dichiarazioni alla stampa e in pubblici comizi a fare i primi della classe. Insomma siamo al preludio di un pateracchio permanente, anche perché sembra che prevalga da parte dei nostri amici della “galassia democratica” (Partito …., Azione …., Vittoria …) e della destra leo-berlusco-nina vittoriese la logica del “vincere a tutti i costi” imbarcando chiunque e di fatto allontanando dalla politica le persone serie e per bene che vorrebbero dare un contributo disinteressato per affrontare e risolvere i problemi del nostro territorio che sono legati soprattutto alla mancanza cronica di infrastrutture (che fine ha fatto la variante alla ss 115? Il raddoppio della Catania Ragusa? L’aeroporto?) e ad una crisi economica senza precedenti che investe settori vitali della nostra economia a partire dall’agricoltura.”
Lo stesso ha così concluso:”la storia non ha insegnato niente a questi “politici” di lungo corso, non vogliono rammentare che l’UDC come l’MPA sono figli legittimi di quello che una volta si chiamava “governo parallelo”. Noi riteniamo non sia opportuno esportare a Vittoria e a Ragusa quel tipo di politica ambigua e senza prospettiva. Perciò chiediamo chiarezza, coerenza e responsabilità a tutti i candidati Sindaco, noi continuiamo a pensare ad un quadro politico, che punti ad un rinnovato centro sinistra di governo e non ad un ennesimo pateracchio. Cosa finora avvenuta nella città di Ragusa e osteggiata e frenata nella città di Vittoria”.