Alla nomina del nuovo Direttore del polo museale di Ragusa si sono letti su “ragusaoggi” molti interventi di autorevoli esponenti nazionali, locali, associazioni e chi ne ha più ne metta, con disappunto di tali esponenti per la non riconferma dell’ uscente Direttore , il quale ha rifiutato un prestigioso incarico giacché riteneva giustamente di essere riconfermato.
Il succo degli interventi si basano sulla penalizzazione subita da Ragusa per non essere stato riconfermato il Direttore Prof.G. Di Stefano, profondo conoscitore del territorio e competente , ma la competenza non è stata messa in dubbio , altrimenti non sarebbe stato destinato ad un altro prestigioso incarico, ciò che non si riesce a comprendere è quali motivazioni valide sono alla base per la “sollevazione politica” di tali personaggi e rappresentanti di associazioni.
La valenza di uno studioso , di un archeologo, non si basa a modesto parere di chi scrive, non può limitarsi e circoscriversi all’ appartenenza al proprio territorio e radicalizzarsi in tale ambito territoriale, né pretendere che una sua “creatura” possa essere riservata solo alla sua sfera culturale e profonda conoscenza della civiltà del territorio ibleo.
Mi permetto di dissentire dalle proteste espresse dai vari intervenuti , più grave da parte di qualche esponente politico mettere in dubbio le capacità professionali della nuova nomina , rifugiandosi in una polemica venata politicamente per dimostrare l’inadeguatezza delle nomine effettuate dal governo regionale finalizzata solo per contrastare l’azione politica ed ergersi a difensori del territorio ibleo.
Risultano oltremodo lesivi del prestigio dell’uscente Direttore del polo museale di Ragusa queste levate di scudo in suo favore , giacché il valente studioso potrà dimostrare la sua caratura professionale in altri territori, come già ha ampiamente dimostrato con le missioni archeologiche a Cartagine e in Francia, oltreché in possesso di un vasto repertorio bibliografico.
La crescita del polo museale di Ragusa potrà crescere e arricchirsi dell’esperienza di altre valenti professionisti ,in quanto saranno ancor di più motivati professionalmente con maggiore intensità nella raccolta di documentazione e nuove studi e future ricerche , di scavi , degli insediamenti delle popolazioni che hanno lasciato l’impronta
Lettera firmata