In occasione della prima giornata della festa dell’Unità provinciale, organizzata dal PD di Ragusa, siamo stati invitati a partecipare al dibattito sulla Sanità Iblea.
Durante il nostro intervento per spiegare al pubblico cos’è il progetto Vita Indipendente abbiamo chiesto all’On. Digiacomo, presidente della commissione sanità in Regione, a che punto fosse giunto l’iter legislativo del disegno di legge che su nostro suggerimento l’onorevole Salvatore Oddo presentò all’ARS il 31 gennaio del 2013. La risposta ci ha colti di sorpresa perché il ddl, contrariamente a quanto pensavamo e a quanto è stato appurato dalle altre Regioni, porterebbe la spesa per l’assistenza a delle cifre insostenibili, addirittura oltre il miliardo di euro. Perciò, già in commissione bilancio, il ddl è stato bloccato. Purtroppo nessuno ci ha detto niente!
Evidentemente il disegno di legge presentato era stato scritto male, ma fortunatamente, notando il nostro notevole disappunto, l’onorevole Digiacomo ci ha proposto di riscrivere e ripresentare insieme un nuovo disegno di legge che permetta anche alla Regione Sicilia di istituire la civile prassi dei progetti Vita Indipendente. Questa proposta di collaborazione per redigere il nuovo ddl ha colto propriamente il senso e l’utilità di quelle che noi abbiamo definito “quote H”, ovvero la presenza di rappresentanti del mondo dell’handicap lì dove si legifera in materia di disabilità, perché essendo i disabili i migliori conoscitori dei loro problemi sono essi i più adatti a trovare le possibili soluzioni.
Pertanto, dopo l’incontro del prossimo fine settimana, che si terrà a Roma, coi rappresentanti delle associazioni che si occupano di Vita Indipendente nelle altre regioni d’Italia, ci metteremo subito all’opera, facendo tesoro delle esperienze dei nostri “colleghi”, per far sì che l’Onorevole Digiacomo possa finalmente presentare un ddl come si deve, che rappresenti un importante passo, civile e morale, per la nostra Regione.