Il fumo è, oggi, insieme alla droga e all’alcol, uno dei principali problemi dei giovani. Molti iniziano a fumare già a 14-15 anni. Diverse sono le ragioni per cui si inizia: alcuni pensano che accendersi una sigaretta li faccia sentire più grandi, altri per curiosità, per trasgressione, per l’ebbrezza del proibito, perché invogliati da altri ragazzi che già fumano, o perché in famiglia c’è già un fumatore. Comunque, a prescindere dal perché si inizia a fumare, una cosa è certa: chi fuma mette a repentaglio la propria salute e anche quella degli altri. Infatti, un problema di cui si è tanto discusso, è quello del fumo passivo, cioè il fumo che il non fumatore è costretto a respirare, stando a stretto contatto con un fumatore. Per la verità, molto è stato fatto per risolvere questo problema: basti pensare che già da alcuni anni, in Italia, è severamente vietato fumare nei locali pubblici. Nonostante tutti siano consapevoli dei danni del tabacco, il numero dei fumatori rimane alto, soprattutto fra le donne e gli adolescenti. Oggi, sui pacchetti delle sigarette, ci sono delle scritte come “il fumo uccide” o “il fumo fa venire il cancro” e altre cose del genere, ma tutto questo non basta. E allora cosa si dovrebbe fare? Secondo me, è difficile risolvere questo problema, perché, una volta che si inizia, non si riesce più a smettere, e si diventa dipendenti dalla nicotina. Alcuni riescono a smettere per un po’ di tempo, ma poi basta poco per ricadere nel vizio.
Non dimentichiamo che nonostante i danni che provoca alla salute c’è chi ci guadagna infatti sono tanti i soldi che girano intorno al tabacco non sono poche le attività sportive che vengono finanziante dalle marche di sigarette.
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Articolo redatto da: Federico Chirco
Classe:2 B
ITET “ G. Garibaldi” di Marsala
Docente referente:prof.ssa Teresa Titone