In Italia il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre del 2010 ha raggiunto l’8,5%, segnando il livello massimo dal terzo trimestre del 2003. Ma si torna ancora più indietro nel tempo se si guarda ai giovani, tra i 15 e i 24 anni, per i quali il tasso sfiora il 28%, fermandosi solo a quota 27,9% (non destagionalizzato), il dato più alto dal secondo trimestre del 1999, in base al confronto annuo. E’ questa la fotografia scattata dall’Istat sulle forze lavoro tra aprile e giugno. Il tasso di disoccupazione oggi registra un aumento di 1 punto rispetto al secondo trimestre 2009 e di 0,1 decimi di punto rispetto al primo trimestre. Pur crescendo ancora, fa notare l’istituto, «in termini congiunturali si registra un incremento più rallentato».
Tornando al confronto su base annua i dati (non destagionalizzati) sui senza lavoro sono tutti in crescita: il tasso maschile sale al 7,6% dal 6,3% del secondo trimestre 2009 e quello femminile passa al 9,4% dal 8,8%. Anche guardando alle macro aree geografiche si notano solo incrementi: il tasso al Nord tocca il 5,9% dal 5% di un anno prima; nel Centro si porta al 7,1% (era 6,7% nello stesso periodo del 2009); nel Mezzogiorno arriva al 13,4% (dall’11,9% di un anno prima). E anche gli stranieri soffrono, il tasso di disoccupazione aumenta per la sesta volta consecutiva, portandosi all’11,6% (10,9% nel secondo trimestre 2009). Sono da questi dati che parte l’esigenza di Manifestare il dissenso degli Italiani.
L’affluenza alla manifestazione organizzata dal Sindacato “CGIL” è stata grandissima. Sono stati calcolati 2100 pullman e 13 treni speciali per tutti coloro che non abitano a Roma. Ieri i due cortei imponenti hanno attraversato la città di Roma, il primo è partito intorno alle ore 09.30 da Piazzale dei Partigiani, ed il secondo, pochi minuti dopo, da Piazza della Repubblica, per poi confluire entrambi a Piazza San Giovanni. Accompagnati dalle note di due gruppi musicali: un complesso di percussionisti ha seguito il corteo che è partito da Piazzale dei Partigiani, mentre il secondo corteo da un gruppo pugliese di Taranto. “Questo perché – ha spiegato in precedenza Panini, Segretario Organizzativo della CGIL – vogliamo, anche attraverso gli strumenti dell’arte dare voce alla nostra protesta e alla nostra iniziativa in campo”.
Presenti anche una delegazione proveniente dalla provincia di Ragusa di circa 400 persone dei comuni di S. Croce, Ispica, Modica,Scicli,Pozzallo,Comiso, Vittoria e Ragusa, appartenenti alle varie sigle come SPI, FP, FILLEA, FLAI, FIOM e FILCAMS, che si sono divise tra treno e autobus per poter essere presenti alla manifestazione. Presente anche il Segretario Generale CGIL della Provincia di Ragusa, Giovanni Avola che ha dichiarato: “Questa è una grande manifestazione che non si faceva da circa 10 anni. E’ anche il segno che l’Italia sta affrontando un periodo di crisi economico-sociale dovuta alle scelte sconsiderate del Governo”. A chiusura della manifestazione presso Piazza S. Giovanni Susanna Camusso, Segretario Generale Nazionale CGIL ha dichiarato: “manca l’idea di una prospettiva fondata sul lavoro” ed è questa una delle principali cause che sta determinando una situazione di crescita della disoccupazione, “in particolare di donne e giovani . Si sta costruendo un grande debito per il futuro”.
Un debito, che peserà sulle future generazioni a partire dal sistema pensionistico, perché, ha aggiunto Camusso: “se le cose non cambieranno”, si costruirà la certezza “per i ragazzi e le ragazze di questo paese di non avere una pensione dignitosa”. Una situazione per la quale è inutile appellarsi all’idea delle pensioni integrative, quanto piuttosto a quella, ha proseguito la sindacalista, “di un sistema equo”. La mancanza di un cambiamento significherebbe rendere necessaria la costruzione di un “gigantesco programma di assistenza sociale”, cioè ha concluso Camusso, “si sta costruendo un debito per quella che sarà la condizione futura dei giovani nel nostro paese”.