Il giallo dei parcheggi blu! Chiediamo all’Amministrazione comunale di darci una versione finale sulla vicenda delle strisce blu e sulla soppressione della sosta di cortesia. Perché a parole smentiscono la “presunta introduzione della tariffa di 15 centesimi nei primi 15 minuti di sosta”, ma i fatti dicono altro, e cioè che il quarto d’ora di sosta si paga, eccome. Pochi minuti fa abbiamo “sprecato” 15 centesimi inserendoli in uno dei parcometri presenti in città. E come è possibile leggere dal biglietto che è stato stampato, abbiamo pagato 15 centesimi per i 15 minuti di sosta della fascia oraria a pagamento, cioè dalle 16 alle 16,15. Delle due l’una, o la sosta nei primi 15 minuti non si paga o, come invece accade a chi mette i soldi al parcometro, si paga. L’Amministrazione parla di difetto di comunicazione ma a quanto sembra che i parcometri erano già stati modificati così come erano state già modificate le tabelle con l’apposizione della nuova modalità di pagamento con tariffa minima 15 centesimi. Gli operatori della società di gestione ci hanno spiegato che stamani, a seguito di una telefonata, gli è stato detto di tornare alle tabelle per rimuovere gli adesivi e rimettere le vecchie tariffe ma i parcometri, come dimostra il nostro biglietto, non sono stati ancora riprogrammati. Caos totale in città, altro che difetto di comunicazione o equivoci. Se si inseriscono i soldi, il parcometro fa pagare 15 minuti. E il cambio di tariffa è scritto proprio sul parcometro sebbene nei cartelli verticali, rimodificati stamani, c’è scritto che la tariffa minima è di 30 minuti a 35 centesimi. Ma quel che è davvero ridicolo, e siamo alla follia, è che se si introducono nel parcometro 20 centesimi, e dunque in teoria non si dovrebbe ricevere alcun biglietto visto che la tariffa minima è di 35 centesimi, viene stampato un biglietto che consente la sosta dalle 16 alle 16,18. Qui siamo al paradosso. I primi 15 minuti vengono pagati ad un centesimo al minuto, mentre gli ultimi 3 minuti di sosta consentita vengono pagati ad 1,16 centesimi al minuto. Ma c’è un altro paradosso. Se l’automobilista acquista quattro biglietti da 15 minuti e ogni quarto d’ora va a sistemarlo in auto, avrà alla fine speso 60 centesimi ma la tariffa oraria stabilita dal Comune è di 70 centesimi. In pratica la gestione dei parcheggi perderebbe 10 centesimi l’ora, e in quota percentuale anche le casse del Comune. Siamo dinnanzi ad un caos di totale evidenza, con tabelle e parcometri che indicano tariffe diverse e che dunque espongono potenzialmente l’ente pubblico a ricorsi dinnanzi l’autorità giudiziaria in caso di multe o di interpretazioni diverse. Ci resta da capire chi è l’autore di questo caos? Qualcuno avrà pur dovuto dire all’Apcoa di modificare le tariffe, le tabelle e i parcometri. Ecco, noi di Territorio e il resto della città, vuol sapere quel nome. Non ci basta il malcelato tentativo dell’Amministrazione comunale di arrampicarsi sugli specchi come ha cercato di fare.