IL GIOVANE CHRISTIAN CATERA CANDIDATO AL CONSIGLIO COMUNALE DI SCICLI

Classe 1993, studente di legge e impiegato in una grande azienda modicana, in lizza per un seggio in un Consiglio Comunale, con la lista Civica Scicli Popolare a sostegno dell’Avv. Rita Trovato Sindaco. Le parole di presentazione del candidato Christian Catera: “Il Comune ha bisogno di un urgente ricambio generazionale. La promozione del territorio, dei suoi prodotti e delle sue tradizioni (in Italia e nel mondo) ha la necessità di essere rappresentata da chi vuole costruire il proprio futuro nella propria terra. Mi sono impegnato, in questi anni, nel portare avanti battaglie per il mondo dello sport e delle borgate, due tra i punti fondamentali in cui si accende la vita quotidiana cremisi: in questo andrò avanti una volta eletto in consiglio comunale. C’è una profonda differenza tra chi ha seminato impegno con costanza e sacrificio al di fuori dei periodi elettorali e chi si sveglia solo con il profumo di uno scranno a Palazzo. Per questo bisogna canalizzare i propri voti in chi può rappresentare con continuità problemi che conosce e che ha seguito giorno dopo giorno. Dopo la fase di commissariamento, il ritorno dei consiglieri comunali può garantire collegamenti più veloci tra cittadini che operano nella comunità e Istituzioni. La promozione del territorio sarà uno dei principali canali per dare occasioni di lavoro e di impresa alle nuove generazioni, in un periodo di crisi generale che vede mancare punti di riferimento nella società e nelle istituzioni. Una domanda che viene fatta a tutti è <<Ma ci sono i soldi per le buche e gli scuolabus, la spazzatura e la pulizia>>? Queste sono le primissime emergenze, perché la politica non è soltanto filosofia. Serve una maggioranza salda, in grado di governare le emergenze quotidiane che un clima di instabilità politica, Trumpismo e violenza verbale ha solo contribuito ad aumentare. Vedere le spiagge pulite e una Città decorosa, è un obbiettivo irrinunciabile per  chi passa buona parte dell’anno tra le borgate. Non serve una rivoluzione, serve il  lavoro quotidiano di un Governo cittadino che vada a Palermo, Roma e Bruxelles a chiudere accordi e fare arrivare fondi e decisioni giuste. Questo è il nostro futuro”.