La notizia che ad Istanbul si costruirà presto un altro ponte (oltre a quelli che ci sono sul Bosforo ed ai tunnel che congiungono l’Europa all’Asia) ha gettato nello sgomento il Governo italiano che ha deciso di non decidere se non fra due anni per la fattibilità del Ponte più lungo del mondo fra la Sicilia e la Calabria. Fattibilità in questo caso significa che se ci saranno i “soldi” si potrà vedere se realizzare la grandiosa struttura senza contare che intanto un enorme “gruzzolo” di soldi si sono spesi e che sono già in atto le pratiche per l’espropriazione di immobili e terreni che gravitano nell’area di pertinenza del ponte. Ma con i tempi che corrono i soldi non ci saranno più, specie dopo che l’Unione europea (che finanzia “corridoi” ferroviari ed autostradali a suon di miliardi di euro) ha detto di “no” all’attraversamento stabile e rapido dello stretto di Messina). In due anni la Turchia farebbe non solo il ponte ma un ponte ed un altro tunnel ma da noi si sa le cose vanno in tutt’altra maniera. A ben guardare però il ponte si potrebbe fare subito se volessimo. Cinesi, turchi, indiani hanno cordate di imprese ultramiliardarie (in euro) capaci di fare (o far fare perchè in Turchia i ponti ed i tunnel li fanno imprese italiane !!) anche il ponte ma l’Italia non vuole che lo facciano gli stranieri perché dopo farebbero pagare un ticket. Ma perché oggi i biglietti per i traghetti Messina-Villa San Giovanni e viceversa sono gratis? E se chi anticipa i soldi, tanti soldi, ha diritto di recuperarli non deve mettere i biglietti per tanti anni quanti ne bastano per recuperarli? E l’autostrada Ragusa-Catania (se mai si farà !) non prevede il biglietto per il transito come la Catania-Messina? Ed allora? Allora i turchi fanno i ponti (peraltro bellissimi e utilissimi) e noi stiamo a guardare: il nostro destino di …indecisi !