Il libro di Accursio Soldano, un romanzo che è un viaggio immaginario in Sicilia

E’ stato presentato domenica 29 ottobre a “*Folio*” il Festival Literàrio Internacional di Obidos, in Portogallo il nuovo romanzo dello scrittore siciliano Accursio Soldano dal titolo “*A viagem à Sicilia de Alberto Caeiro*”. Non una traduzione di un romanzo già edito, ma un nuovo libro che esce nelle librerie portoghesi prima ancora di essere pubblicato in Italia.
Il romanzo è edito da Ler devagar. La traduzione dall’italiano è stata curata da Andrea Ragusa e Ana Cláudia Santos, la revisione del testo a cura di Maria Luísa Castelo. Prima edizione quindi in lingua portoghese per poi approdare in Italia, forse la prossima primavera.
Il romanzo completa il trittico dedicato alla “*apparenza*” iniziato con “Aspettando Mr. Wolf”, seguito da “La maledizione dell’Abbazia di Thelema”, in cui personaggi realmente esistiti vengono immersi in una realtà immaginaria con continui scambi di ruoli apparentemente senza soluzione di continuità ma che conducono tutti ad un unico fine: l’apparire per essere. Racconta un immaginario viaggio in Sicilia di Alberto Caeiro (un eteronimo di Pessoa) alla ricerca di risposte sulla sua non-esistenza e gli incontri con personaggi storici che alla fine dell’800 o inizio del 900 hanno fatto tappa o vivevano a Sciacca.
Nel suo girovagare per le campagne siciliane Alberto Caeiro (personaggio nato dalla fantasia di Fernando Pessoa) scoprirà miti, storie e leggende della Sicilia mentre i suoi interlocutori avranno a che fare (in uno scambio necessario di ruoli) con personaggi immaginari. La continua ricerca di risposte sulla costruzione della sua vita è un pretesto per ricordare che ciò che conta è il presente!

BREVE INTERVISTA
La pubblicazione di un libro, per uno scrittore, è sempre una bella cosa, vuol dire che un editore ha deciso di spendere i suoi soldi ed il suo tempo su un lavoro fatto da altri. Devo dire che sono stato fortunato, perché sin dal primo romanzo (*Il venditore di attimi*), ho trovato editori (anche se con qualche problema di diffusione a livello nazionale) che hanno creduto in me. Il primo romanzo è stato molto fortunato, perché dopo alcuni mesi dall’uscita mi hanno chiamato da Roma chiedendomi se potevano farne una riduzione teatrale. L’atto unico “Il venditore di attimi” tratto dal mio romanzo fu messo in scena al Fringe Festival di Roma.
Forte di questo successo venne “*Aspettando Mr. Wolf*”. Il titolo che avevo pensato per quel romanzo era “Anche Mosè era un uomo d’onore” e secondo il mio parere era molto più adatto al genere di storia raccontata. Dove tutto si giocava sulla “*apparenza*”, sull’essere qualcuno all’esterno, agli occhi degli altri ma in realtà nascondere la propria vera essenza. Ma su consiglio di chi seguiva l’ufficio stampa dell’editore, il titolo fu bocciato. Quindi optai per “Aspettando Mr. Wolf” parafrasando la famosa commedia “Aspettando Godot”. Il terzo romanzo (il secondo sul filone dell’apparire) è “*La maledizione dell’abbazia di Thelema*”. Anche qui, come in “Il venditore di attimi” personaggi realmente esistiti (Aleister Crowley) sono infilati in storie completamente inventate, amplificate da ricordi e situazioni non chiare (all’inizio) per poi assumere una veste verosimile se non veritiera. Il romanzo è sicuramente un inno al “*quello che sono veramente non lo saprai mai*”.
E poi c’è questo nuovo “*A viagem a Sicilia de Alberto Caeiro*” che chiude il trittico dedicato all’apparire. Un romanzo che ha interessato editori portoghesi mentre (almeno fino ad oggi) non è stato preso in considerazione da alcuni (quattro) editori italiani. Ma prima o poi vedremo in libreria l’edizione italiana. Pubblicato in Portogallo dall’editore *Ler Devagar* mi ha permesso di varcare i confini italiani della letteratura e di essere uno dei pochi scrittori siciliani pubblicati all’estero. Il che mi rende orgoglioso del mio lavoro. Vuol dire che, in fondo, non scrivo storie banali. Per parlare di Alberto Caeiro senza urtare la sensibilità dei portoghesi potevo chiedere consigli solo a due persone: *Mariano Deidda*, sicuramente uno dei pochi autori italiani (musicista in questo caso) che può vantarsi di essere uno studioso di Fernando Pessoa e *Antonio Tabucchi*. Deidda lo avevo conosciuto anni prima, in occasione dell’uscita di un suo Cd in cui metteva in musica le poesie di Pessoa quindi andavo sul sicuro e poi, inutile dirlo, per ovvi motivi non potevo chiedere nulla a Tabucchi. Non volevo che Caeiro viaggiasse da solo in Sicilia (non sarebbe stato verosimile e poi ci sono troppi invidiosi in giro) volevo qualcuno che lo accompagnasse, che conoscesse sia Fernando Pessoa che la Sicilia e Deidda era perfetto!

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