Venuti a conoscenza delle diverse prese di posizioni politiche dei giovani del PD di Ragusa in merito, ad esempio, alle posizioni sulla refezione scolastica o sull’utilizzo di Palazzo Cosentini, rimaniamo ulteriormente basiti e perplessi, dopo la brutta piega che sta assumendo il partito in questi mesi con la gestione Calabrese, per l’utilizzo, ancora una volta illegittimo, personalistico e antidemocratico del termine “giovani” da parte del partito.
L’unico organismo ufficiale legittimato, perché frutto di un congresso celebrato nel febbraio del 2009 sono i Giovani Democratici, l’organizzazione politica giovanile del Partito Democratico come disposto dagli articoli 37 e 41 dello Statuto nazionale del Partito Democratico, gli unici responsabili dell’utilizzo del simbolo e del nome dell’organizzazione, gli unici titolati ad esprimere posizioni in nome e per conto dei giovani democratici.
Proprio la città di Ragusa, dopo il congresso provinciale dei Giovani democratici, è stato l’unica città a dotarsi, tramite congresso, di una organizzazione giovanile ufficiale; proprio per questo motivo, ma anche per la mancanza di convocazione dell’organismo da mesi, risulta ancora più incomprensibile e stigmatizzabile assumere posizioni politiche senza passare dall’ufficialità dell’organismo.
Osserviamo e prendiamo atto che il “Metodo della segreteria Calabrese” è applicato anche alla giovanile di partito con l’assunzione di scelte politiche prive di confronto democratico, con il non rispetto, ancora una volta, delle regole minime di convivenza e agibilità politica, con la non osservazione dell’autonomia del movimento giovanile democratico. Ricordiamo che lo stesso Calabrese ha assunto posizione politiche sul bilancio senza coinvolgere la base e convocare nessun coordinamento cittadino; ora ci preoccupiamo che lo stesso possa avvenire nei giovani e per i giovani.
Ma poi ancora ci chiediamo: chi sarebbero questi giovani democratici che si firmano come “Giovani del Pd di Ragusa”? Chi si è arrogato il diritto, illegittimo, di esprimersi a nome dei giovani non rappresentando gli stessi?