“Il Ministro dello Sviluppo Economico Calenda si è pronunciato per il blocco dell’iter di accorpamento delle Camere di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa. Quello che abbiamo sostenuto e chiesto da tempo non era, e non è, per nulla infondato. “Confronto” è da mesi impegnata a contrastare una decisione tanto penalizzante per il territorio, per gli imprenditori dell’area iblea e per il “sistema Ragusa” oltre che mortificante per le migliaia di imprese tanto contese e contate per la ripartizione dei seggi e dei posti di comando e mai informate sulle manovre che hanno portato alla decisione di accorpare la Cam.com di Ragusa a quella di Catania, e mai tenute in considerazione come dovuto. L’associazione non ha mai fatto riferimento solo al fatto che si attendono pronunciamenti dalla magistratura, a seguito delle denunce motivatamente presentate, e dal TAR per i ricorsi in corso, ha sempre puntato soprattutto alla difesa del Territorio considerando dispersivo e dannoso l’accorpamento ed il trasferimento dell’Ente Camerale Ibleo a Catania. Il pronunciamento del Ministro, riapre le procedute: Ora tocca all’intera Classe Dirigente Iblea, con in testa i nostri Parlamentari, di fare quadrato, come più volte sollecitato e come si è fatto a Siracusa, per giungere a decisioni che nell’applicare la riforma del sistema camerale tenga conto delle peculiarità e delle esigenze dei territori e dell’area iblea, isola nell’isola, in particolare.