“Siamo al quarto governo in appena due anni e cinque mesi, con quattro interruzioni dell’azione amministrativa e di governo, siamo di fronte ad un governo mascherato come tecnico, ma in verità vi è un’indicazione politica, i tecnici presenti nel governo sono tutti espressione dei partiti” così l’on. Carmelo Incardona, deputato regionale di FLI, nel suo intervento in aula all’Assemblea Regionale Siciliana durante il dibattito sul nuovo governo regionale presentato del Presidente Lombardo.
“Rispetto al governo Lombardo Ter siamo di fronte ad una situazione nuova – continua Incardona – oggi il partito che esprime il maggior numero di parlamentari a sostegno del governo è un partito che all’origine di questa legislatura e anche nell’ultima campagna elettorale era all’opposizione, questo è un fatto che gli elettori non capiscono, che l’opinione pubblica non capisce. Siamo ancora una volta di fronte ad un laboratorio politico a cui voglio dissentire da siciliano, voglio dire basta ai laboratori politici in Sicilia, la Sicilia non deve continuare ad essere la cavia della politica nazionale, perché quello che vorrebbe passare come un vanto, in verità e un ostacolo allo sviluppo, un ostacolo all’andare avanti del nostro territorio.
Si continuano a fare laboratori politici però non si riesce a programmare, a programmare la spesa, in una parola a costruire il futuro della nostra isola. C’è un altro motivo, di ordine squisitamente politico, che mi impone di non poter condividere il progetto politico di questo nuovo governo lombardo. Io sono un maggioritarista convinto, anzi un bipolarista convinto, quindi non posso trovarmi d’accordo a lavorare perché si torni ad un sistema proporzionale puro che ha provocato tantissimi guai all’Italia e alla Sicilia, che ha visto per 50 anni governare sempre una parte e l’altra parte stare all’opposizione, sono un maggioritarista convinto perchè da quanto c’è il sistema maggioritario in Italia comunque c’è un alternanza al governo della cosa pubblica, e per me questo è un valore assoluto a cui io non intendo assolutamente rinunciare. Si può costruire un terzo polo, si può costruire un nuovo centro destra alternativo a quello attuale ma sempre nell’ambito di un sistema che vuole essere di tipo maggioritario.
La Sicilia oggi ha bisogno di governi stabili, in grado di lavorare, di programmare, di raggiungere obiettivi concreti e visibili per tutti – conclude Incardona – pertanto la mia posizione, qualora il governo dovesse portare in aula dei provvedimenti che nel merito riterrò indispensabili per la Sicilia, sarà favorevole ed uniforme al voto del gruppo di FLI a cui appartengo, altrimenti mi opporrò con decisione.