IL MOVIMENTO DEI FORCONI NON VA IN VACANZA E RICORDA LE PROPOSTE CHE LA CASTA POLITICA FINO AD ORA HA SEMPRE IGNORATO

Il Movimento dei Forconi non va in ferie ad anche in pieno agosto continua con le sue proteste contro chi negli ultimi cinque anni, votando leggi, ha “affossato” l’Italia andando la sera nei gazebo delle Provincia di Ragusa a fare “demagogia e populismo” per raccogliere firme per salvaguardare l’identità degli iblei. Innegabile dunque il riferimento all’onorevole Nino Minardo ma, si chiedono i Forconi ora, per salvare tutte le aziende che questa Provincia l’hanno fatta, cosa si sta facendo?

 

“Paradossalmente siamo noi ad essere accusati di demagogia e – dicono i Forconi –  di sterile protesta e di assenza di proposte. Come si fa ad ignorare che il nostro movimento ha manifestato a gennaio a Palermo contro la politica regionale dissennata e fallimentare, forti di diecimila cittadini provenienti da tutta la Sicilia che hanno presentato a Palazzo dei Normanni delle proposte concrete che sono state buttate nella pattumiera Regionale? Come si fa ad ignorare che i forconi hanno attraversato tutta la Sicilia spiegando ai cittadini non solo i motivi della protesta contro i danni e i guasti alla politica provocati da quella regionale e nazionale raccogliendo il consenso della gente ovunque abbandonata ed ignorata? Come si fa ad ignorare che per una settimana, sotto il sole di Luglio, i Forconi a Villa San Giovanni hanno sentito il bisogno di spiegare ai tantissimi cittadini in ingresso e in uscita i motivi del forte disagio e della disperazione di tanti lavoratori sfruttati traditi e abbandonati e nel contempo hanno illustrato le proposte concrete a costo zero tutte a portata di mano di chi esercita il potere?”

Le proposte e le speranza del Movimento dei Forconi sono state però puntualmente disattese proprio, dicono, per quell’aria di sufficienza e di disprezzo che contraddistingue lo stile politico della Casta infastidita per l’inattesa presa di coscienza di alcuni “cafoni” che hanno avuto il coraggio di svelare il loro rifiuto, le loro mancanze, la loro inattitudine e i loro affari.

“I suggerimenti, le idee e i progetti ci sono – concludono – e ne elenchiamo i principali a beneficio dei cittadini che avvertono il peso del vivere quotidiano. Proposte finora disattese e tardivamente soffocate e non più trasformabili in eventuali proposte parlamentari  poiché siamo fuori tempo: ma la beffa continua. I Forconi vogliono meno tasse, chiedono la riforma delle competenze Serit che sta strozzando i cittadini portandoli alla disperazione e gettandoli sul lastrico. La tracciabilità dei prodotti per evitare che i consumatori siciliani e non solo, comprino beni che siciliani non sono mortificando le produzioni locali e determinando la chiusura delle attività agricole e artigiane.”