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Il movimento politico M24A-ET di Pino Aprile appoggia la candidatura di Cateno De Luca
05 Set 2022 09:46
“Relativamente alle elezioni che si terranno a breve e che, rispetto ad altre regioni, ci vedranno coinvolti in prima persona per l'elezione del Presidente della Regione e dei deputati dell'Assemblea Regionale Siciliana, ritengo che alla nostra Isola, e a tutti noi siciliani, si presenti una ‘scelta-spartiacque’: lasciare la Sicilia alla deriva, ovvero un luogo dove vivere e lavorare è assai poco attrattivo e poco all’avanguardia, oppure cercare di sovvertire le nostre sorti, partendo dall’agricoltura e dal turismo, dalle infrastrutture al welfare” – dichiara.
“Pensiamo che i partiti nazionali, insieme ai personaggi seppur meridionali che vi si candideranno, non cambieranno di una sola virgola il destino della nostra terra: continueranno a usare la Sicilia, ignorandone gli interessi legittimi e i bisogni, come hanno sempre fatto, e aumenteranno la distanza tra cittadini e politica”.
“Per questo, il M24A-ET aveva accolto un invito alla collaborazione con il Movimento di Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione. La prima ragione di questo incontro era che, sia il nostro Movimento che quello di De Luca, si pongono contro il sistema dei partiti che hanno creato e mantengono ancora aperta la Questione Meridionale. Partiti che con la loro azione non hanno affatto ridotto il divario di diritti e servizi fra un Nord privilegiato con i soldi di tutti e un Sud privato di quello che gli spetta, in base alla Costituzione”.
“Noi dirigenti regionali del M24A-ET, con il presidente Pino Aprile, avevamo quindi incontrato Cateno De Luca, per concludere un accordo, che purtroppo non è stato raggiunto per le difficoltà legate alla nostra situazione specifica (solo in Sicilia si vota contemporaneamente per la Regione e per le nazionali), e create dalla imprevista caduta del governo Draghi. Il che ha complicato le cose, rendendo irraggiungibile una intesa che pareva già conclusa. Succede, in politica. C'è stata, in seguito a questo mutato scenario, anche la rottura dell'alleanza fra Giarrusso e De Luca”.
“Questo non cambia tuttavia la visione del M24A-ET che, per le elezioni regionali, si schiera apertamente contro tutti i Partiti Nazionali, dalla Lega al Pd. Quelli, per intenderci, che rubano o lasciano rubare alla Sicilia l'insediamento della Intel, con migliaia di posti di lavoro qualificato, per dirottarlo al Nord. La visione del nostro Movimento rimane ancorata ad un criterio pragmatico e non ideologico (questa era la base dell'intesa che si stava costruendo con De Luca)”.
“Fermo restando che, chiunque dovesse essere il prossimo presidente della Sicilia, appoggeremo tutte le iniziative che faranno bene all'isola e al Sud ed ostacoleremo tutte le scelte che mireranno a mantenere la Sicilia e il Mezzogiorno nella condizione coloniale.
Bastano pochi esempi: il Ponte sullo Stretto mai fatto; le autostrade siciliane – ragusane nello specifico – mai realizzate mentre nel resto d’Italia sono un diritto e vengono costruite senza farle sembrare opere faraoniche; o, a livello locale, l’immobilismo relativo alla messa in sicurezza del ponte sul fiume Ippari, opera ferma, non si capisce perché, da anni. E potrei continuare con altri mille esempi…” – conclude Aldo Bertolone.
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