IL MUSEO DEL MARE A POZZALLO ASSUME I CONTORNI DI DOLCE CHIMERA

Candidato a rimanere tra le migliaia di italiche opere incompiute il Museo del mare di Pozzallo. Di cui nessuno parla più. Tacciono nell’ordine il Comune, la Sovrintendenza ai Beni Culturali, la Regione. “Noi non c’entriamo – dicono gli amministratori locali – perché, a suo tempo, il progetto per la completa ristrutturazione dei locali della ex Colonia marina, da destinare a Museo del mare provinciale, è stato redatto e presentato a Palermo dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Ragusa”. “Per quanto ci riguarda – replicano dalla Sovrintendenza – abbiamo elaborato e presentato alla Regione il progetto completo; che riguarda il recupero e la messa in sicurezza dello storico edificio e la successiva destinazione a Museo del mare. La prima parte del progetto è stata regolarmente finanziata dalla Regione Siciliana ed i lavori sono stati puntualmente eseguiti, mentre la seconda parte dell’opera non ha ottenuto ad oggi il finanziamento promesso”. La Regione tace. E con essa la politica locale e provinciale. Che, probabilmente, non crede nell’opera da realizzare. Non sarebbe la prima volta, del resto, che la politica metta in forse la “produttività” di un’opera di tipo culturale. Ecco il punto. Manca interesse, amore e conoscenza. Che sono componenti preziose e indispensabili per raggiungere determinati traguardi. Per destinare la struttura a Museo del mare occorrono almeno due milioni di euro. Che la Regione dice di non avere. E non sarebbe una novità. E i finanziamenti europei? Se è vero che non riusciamo a spendere i soldi del portafoglio europeo, sembra strano che non si riesca ad inserire il completamento del Museo del mare di Pozzallo in uno dei tanti progetti di tipo culturale e turistico previsti dalle cosiddette misure Por. “Il silenzio della deputazione iblea – dice la prof.ssa Grazia Dormiente –  è impressionante. Nessuno dei nostri deputati ha sentito e sente il bisogno di intervenire. Non a caso, nel corso della recente campagna elettorale per le amministrative, fra cinque candidati a sindaco, solo uno di loro, fra l’altro non eletto, ha inserito nel programma amministrativo il completamento del Museo del mare”. Il problema va risolto. Gli effetti positivi in termini turistici sarebbero notevoli. Un Museo del mare provinciale, realizzato in una città marinara dalle grandi tradizioni, attirerebbe ogni giorno, per 365 giorni l’anno, comitive di forestieri. Che avrebbero pure l’opportunità di visitare la Fondazione-Museo familiare Giorgio La Pira di via Pascoli. Ove arrivano solo sporadicamente comitive di turisti “fai da te”.  Inutile parlare di destagionalizzazione del turismo se poi alle parole non seguono fatti e iniziative concrete.