IL NEONATO NELLA CULLA

Egregio Direttore, può capitare che quando arriva il primo figlio, si ritrovino genitori, consuoceri, cognati, gli zii, i cugini e gli amici, tutti attorno alla culla. Sembra che ognuno abbia parte importante e indispensabile nei primi giorni e mesi di vita del neonato. Ma si può star certi che,  per quanto riguarda lo sviluppo, è solo inutile confusione, anzi un pò di tranquillità non guasterebbe per il bambino come pure per il papà e la mamma. E non sono pochi i papà e le mamme che, sfidando le ire soprattutto delle suocere, non hanno remore a far capire di voler essere lasciati in pace.
Così dovrebbe essere per il neonato aeroporto di Comiso, attorno a cui c’è una asfissiante, ma spesso inutile e inconcludente, attenzione che deborda in una becera ricerca di visibilità.
Ho abitato, per diversi anni, a Catania e anche, per poco tempo, a Trapani: non ho sentito o letto, in nessuna delle due occasioni, di tanti attori per stabilire chi dovesse atterrare e decollare nel locale aeroporto, non ho sentito o letto di tanta gente interessata al nome dello scalo, non ho avuto mai modo  di imbattermi in tanti esperti di turismo e marketing del territorio, non ho mai visto tanta gente interessata alle cerimonie e alle spese di matrimonio e di battesimo, come se tutte le società che si occupano, secondo le partecipazioni azionarie, dello scalo di Comiso fossero in mano ad anziani bisognevoli di badanti e assegno di accompagnamento.
Lasciatelo crescere, pochi sono i genitori che si disinteressano dei figli, si dà la vita per loro, può capitare che venga fuori un drogato o un delinquente, ma con certi genitori è difficile, anche se sono con poca cultura o con poche competenze, non é detto che non venga fuori un ottimo studente e un inaspettato professionista. Sono tanti i fattori che influiscono sulla formazione e sulla riuscita di un giovane.

Lettera firmata