Un pari, sul risultato finale del 4-4, che arriva dal Polivalente di Aci Catena nel Catanese, dopo due vittorie di fila e che porta ancora ossigeno alla squadra del presidente Franco Occhipinti. Uno Scicli che, nella decima giornata di campionato, rinasce sotto la guida del nuovo tecnico Saro Monaca il quale, forte della sua lunga esperienza sui campi di calcio, sta riuscendo a fare trovare quella “matassa” che i ragazzi non riuscivano a trovare collezionando nelle prime gare solo sconfitte. La rinascita ci sta tutta: per dare serenità all’ambiente, per rispettare (e semmai perchè non dire dare onore?) i sacrifici della nuova dirigenza che (dal poco o nulla del prima) si sta impegnando a creare una solida piazza calcistica a Scicli non risparmiandosi in acquisti non ultimo il difensore centrale Giovanni La Cognata, classe 1992, arrivato dal Licata che il DS Saro Scollo ha cercato e trovato portandolo alla corte del mister Monaca e che ha disputato la sua prima partita in maglia cremisi proprio con l’Aci Catena. Rinascita anche per risollevare il morale dello spogliatoio.
Una partita che poteva essere vinta. L’Aci Catena, infatti, ha agguantato il pari solo al 32′ del secondo tempo quando la gara si avviava verso la fine sul risultato di 4-3. E’ stata una carrellata di reti. Doppietta dell’argentino Cejas nel primo tempo nel giro di pochi minuti, al 22′ ed al 26′; sempre nel primo tempo poi la rete di Migliorisi al 47′. Al 14′ del secondo tempo, la porta degli avversari viene “violata” per la quarta volta con Gazzè. I padroni di casa concludono la prima frazione di gioco in difetto: negli spogliatoi si và con tre reti per lo Scicli e due per gli etnei. Nel secondo tempo l’Aci Catena riesce ad acciuffare il risultato per chiudere la gara sul 4-4. Una gara di dominio per lo Scicli che ha giocato cercando e trovando il risultato che lo assesta, con 10 punti, in una posizione più tranquilla assieme alla Gymnica Scordia, squadra che i ragazzi del presidente Franco Occhipinti “ospiteranno” in casa sabato al “Ciccio Scapellato”.