Queste elezioni amministrative rappresentano per i lavoratori ragusani l’ennesima truffa.
A fronte di due coalizioni specchio, nei programmi e nelle politiche, di tre candidati sindaci pronti al servizio dei potenti palazzinari ragusani e non, pronti al taglio dei servizi sociali, all’aumento di tariffe di acqua e rifiuti, e ad elargire denari e favori ai soliti noti, il PCL invita tutti i lavoratori all’astensione.
Cinque anni fa ci siamo candidati con l’intento di dimostrare ai cittadini ragusani che può ancora esistere ancora una politica diversa, non asservita ai poteri forti ma che pensasse alle reali esigenze dei lavoratori, proponendo un programma del tutto alternativo sia a quello del centro-destra che a quello del centro-sinistra.
Nonostante l’incoraggiante risultato che ottenemmo, per questa tornata elettorale abbiamo preferito non presentare la nostra lista e il nostro candidato a sindaco sia per motivi oggettivi (la legge elettorale con il suo sbarramento al 5% non permette ai partiti minori di avere rappresentanza in consiglio comunale) sia per motivi politici (la riorganizzazione strategica dell’intera sinistra ragusana).
Ma per chi dovrebbero votare oggi i militanti e i simpatizzanti del Partito Comunista dei Lavoratori?
Oggi sono presenti 3 candidati a sindaco che potrebbero tranquillamente cambiare lista, schieramento o partito, senza che questo provocherebbe nulla poiché perfettamente intercambiabili.
Battaglia ha già cambiato schieramento passando dal P.C.I., per tutti i partiti di sinistra per finire in Forza Italia e poi all’M.P.A..
Dipasquale e’ bravo a farsi percepire come “il sindaco di tutti” dalla destra alla sinistra ed è riuscito a far passare con sè buona parte del centro sinistra. Per questo è il degno rappresentante degli interessi dei palazzinari, dei commercianti, della parte simoniaca della chiesa, ecc. Insomma un vero sindaco…
Guastella e’ il vuoto politico che avanza. Lo diciamo con tutto il rispetto e la simpatia possibili per la persona, ma politicamente c’è il nulla. A partire dalla sua campagna elettorale, fondata sulla possibilità di identificarsi nel candidato, ma che alla fine mostra i propri contenuti politici: un desolante cartellone grigio e vuoto ove il cittadino è talmente importante da essere rappresentato con una linea… tratteggiata. E di fatti non si capisce che posizione abbia sui Peep (visto che grazie alla sua presenza in consiglio sono stati approvati), non si capisce che giudizio dia a tutte quelle costruzioni che sono state approvate dal già fallito centro-sinistra pre-Dipasquale , non si capisce che tipo di opposizione abbia fatto in consiglio comunale al centrodestra, non si capisce cosa voglia dire per lui “turismo di qualità”, se si stia rivolgendo ai felici possessori di ville galleggianti che approderanno al porto turistico, ai turisti bioverdi che vorrebbero un parco ed una riserva sempre più efficienti e pedonalizzazioni e piste ciclabili o infine alle famiglie ragusane che cercano di portare i bambini al mare senza incappare in costosissimi ed inutili lettini di plastica. Infine non si capisce perchè dovremmo fidarci di un candidato che alle scorse elezioni proponeva il superamento dei partiti e oggi invece li vorrebbe rappresentare tutti!
Certo le simpatie potrebbero rivolgersi a SEL. Ma se anche per un momento dimenticassimo che il leader nazionale Vendola sia alla perenne rincorsa del PD e della propria legittimazione per il governo, disposto a venire a patti e alleanze persino con il lontanissimo UDC, persino ad appoggiare l’offensiva imperialista in Libia, e decidessimo di concentrarci sul fenomeno locale perchè le amministrative richiedono questo, ci vedremmo davanti una lista raffazzonata, di matrice piccolo borghese, immatura politicamente ed incapace anche per questo di spostare di una sola virgola il bilancio del comune se vince il centrosinistra e del tutto inadeguata ad una vera e propria opposizione di classe se vince il centro destra.
Molti a sinistra ci hanno chiesto di candidarci magari entrando nelle loro liste o appoggiando singoli candidati di sinistra.
Ribadiamo che per noi la politica e’ una cosa seria. La facciamo o almeno proviamo a farla, avendo un’idea nuova della società in cui viviamo e non per limitarsi alla “tecnica” e conservativa amministrazione dell’esistente!
Noi siamo l’unica (piccola e modesta) realtà politicamente alternativa in città. Il nostro problema non e’ quello di guadagnare un posto in consiglio comunale ma quello di cambiare per davvero, di imporre una svolta ad un sistema sociale che ogni giorno sempre più mostra la propria crisi e la propria degenerazione. Per fare questo è necessario ricostruire una sinistra, dal basso, che sappia difendere davvero gli interessi dei più deboli, per questo ci impegniamo ad essere l’embrione di questa nuova sinistra che vuole cambiare “questo stato di cose presente”.
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Se abbiamo capito bene il partito dei lavoratori è per i vincitori perché non andando a votare chi vince lo fa senza di lui e cioè più facilmente. Un consiglio: mai astenersi.