Il PD denuncia il mancato dialogo al Consiglio Provinciale

I consiglieri Barone, Padua, Nicosia e Tumino, nel corso di una conferenza stampa indetta in Viale del Fante, hanno illustrato il loro punto di vista sul bilancio di previsione dell’Ente, appena esitato dal Consiglio Provinciale. Principalmente c’è il rammarico nel constatare la bocciatura di tutti gli emendamenti del PD, una manovra giudicata frutto di una chiusura della maggioranza nei confronti dell’attività politica dell’opposizione. “Il nostro intento era quello di proporre dei piccoli aggiustamenti che non avrebbero inficiato il lavoro stato svolto per l’approvazione del maxi emendamento – riferisce Sandro Tumino – tanto è vero che si trattava perlopiù ordini del giorno che non sarebbero stati presenti nella manovra di quest’anno ma che avrebbero comunque costituito un segnale su cui impostare un’azione politica futura”. Gli ordini del giorno si riferivano a piccole manovre finanziarie, utili per il settore produttivo in crisi. Quello che il Pd proponeva era la riduzione della percentuale di imposta, che entra direttamente nelle casse della Provincia, pagata dai possessori di partita IVA sulla bolletta ENEL. Oppure lo stanziamento di una quota fissa del 35% dei fondi derivanti dalle quote IPT o RCA, da destinare alla viabilità provinciale. Altra proposta era quella di cancellare l’art. 67 che regola l’assunzione di staffisti da parte degli assessori. “Ci sembra assurdo che l’Amministrazione provinciale spenda più di 350.000 € per pagare questi collaboratori, di nomina esclusivamente clientelare, quando non ha ancora provveduto a regolarizzare alcuni gruppi di lavoratori regolarmente assunti, o quando ancora deve saldare gli straordinari al personale”. Questo il commento del consigliere Angela Barone, la quale pone l’accento anche sulla principale mission che la Provincia dovrebbe perseguire, ovvero la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade provinciali. “Appare singolare la bocciatura del nostro ordine del giorno, riguardante un maggiore stanziamento di fondi in questa direzione. Tutte le nostre proposte venivano fuori da un’attenta analisi dei bisogni della collettività, andavano sicuramente incontro alle esigenze di tutta la provincia iblea. Ci viene da pensare che si tratti esclusivamente di una posizione di principio dei consiglieri del Pdl, i quali hanno bocciato tutti i nostri contributi senza, probabilmente, neanche leggerli”. I provvedimenti per l’esattezza si componevano di sei emendamenti e di tre ordini del giorno, tutti bocciati o considerati non ammissibili. Il consigliere Padua ha voluto infine rimarcare una continua ed ostinata chiusura della maggioranza consiliare nei confronti dei gruppi di opposizione. “Ci preoccupa la scarsa predisposizione al dialogo, prerogativa del sistema democratico che rappresentiamo. Le nostre proposte riguardavano anche temi di emergenza sociale come il randagismo o la dipendenza dal gioco d’azzardo. Temi sui quali non è possibile dissentire in quanto bisogni emergenti del territorio ibleo e pertanto di nostra responsabilità”. Un riferimento pure alla proposta, anch’essa bocciata, di contribuire con la somma di 25.000 € al risanamento del promontorio di Camarina, e quella di destinare 100.000 €, recuperati dal bilancio 2007, al comparto agricolo, risorsa principale dell’economia ragusana. “Il nostro lavoro non va comunque perso. È un primo segnale delle battaglie politiche che il PD sosterrà”, conclude Angela Barone. (Laura Curella)