Il suggestivo scenario del Farmuseum a Donnafugata ha ospitato nei giorni scorsi il convegno regionale organizzato dalla LILT Ragusa e dall’Ordine dei Biologi Sicilia, dal titolo “Nuove strategie di prevenzione oncologica”. L’evento, accreditato ECM e stato rivolto a un pubblico di oltre 100 partecipanti, e ha riunito esperti provenienti da tutta Italia per esplorare le […]
IL PIANO PAESISTICO NON PUO’ INGESSARE IL TERRITORIO
17 Ott 2010 08:25
Incontro, presso la sala di palazzo Barone a Giarratana, per discutere del piano paesistico. Organizzato dall’amministrazione comunale erano presenti il sindaco, assessori, consiglieri comunali, i tecnici del luogo e qualche imprenditore agricolo. Hanno relazionato, ognuno per la parte di propria competenza, L’ing. Vincenzo Corallo della Provincia, L’arch. Ennio Torrieri del Comune di Ragusa e il Dottore Franco Celestre agronomo nonché consigliere comunale a Ragusa.
Nel territorio del Comune di Giarratana le aree vincolate passano dal 41% al 42% e si sovrappongono anche in parte alle zone C del Piano Regolatore Generale, alla zona artigianale e all’area industriale satellite in programma nel Piano triennale dell’ASI. Sono quattro le imprese agricole che si trovano in zona rossa cioè nella zona di inedificabilità assoluta, in proporzione al territorio e alla popolazione del comune di Giarratana, quattro imprese agricole sono tante. L’attenzione è stata posta pure sulla programmazione che riguarda le opere infrastrutturali del territorio montano che necessitano di importanti strumenti quale il collegamento viario.
Un incontro per discutere l’aspetto meramente tecnico e soprattutto, per capire meglio, i riflessi che il piano ha su tutto il territorio provinciale nonché comunale anche se, a giudizio della maggioranza al Comune, qualche consigliere di opposizione ha tentato di trasformare la discussione in un dibattito politico inopportuno e meramente strumentale non rendendosi conto che, su argomenti come questo, ciò che serve non è la polemica sterile ma l’attenzione per il nostro territorio.
L’amministrazione comunale non è contro il piano paesistico come qualcuno vorrebbe artatamente lasciare intendere ma non può permettere che il piano paesistico possa ingessare il territorio e mettere in ginocchio alcune imprese: è necessario che tutela del paesaggio e progresso economico siano integrati in un programma armonico che tenga conto della vocazioni del territorio rispettando la tradizione e ponendo l’Uomo al centro delle azioni politiche. Visto che la concertazione preventiva è stata negata, il sindaco e la giunta, hanno intanto deliberato di fare ricorso contro l’adozione del piano così come hanno fatto tutti gli altri comuni e nel frattempo saranno preparate le osservazione da proporre. (l.c.)
© Riproduzione riservata