Il Piccolo Teatro Popolare di Ragusa, in questi giorni, ha perso l’attore nonché grande amico Tonino Marù, uno dei fondatori storici e pilastro della compagnia da più di quarant’anni.
Il suo talento innato, la sua predisposizione alle relazioni interpersonali e l’esercizio della professione di psicologo che tanto ha amato, lo hanno reso un sapido scrutatore del carattere umano tanto da conferire un valore aggiunto alle interpretazioni dei suoi numerosi e diversissimi personaggi che ha portato in scena.
Come dimenticare il bonario e pilatesco padre Attanasio del “Fiat Voluntas Dei”, il giovane poco lungimirante ma avido di esperienze Michelino nell’”Aria del Continente”, il distinto e ingenuo Felice Sciosciammocca del “Truono ri Marzo”, il pavido e inesperiente prof. Prandoni del “Penultimo scalino” e così via.
Con essi ha esternato i vezzi, le piccolezze e le fragilità dell’essere umano attraverso una recitazione originale e disinvolta, ricca di improvvisazioni geniali mai banali, realizzando un feeling ammaliante con il suo pubblico che amava definire come “una donna da sedurre” di volta in volta come una sfida.