Politica

Il presidente Nello Musumeci si è dimesso. In Sicilia 25 settembre election day. La Sicilia non è diventata bellissima. VIDEO

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, si è dimesso. Ha scelto di lasciare anche per procedere all’election day con le elezioni Nazionali già fissate per il 25 settembre.

Sui social un lapidario messaggio: “Il 25 settembre in Sicilia si voterà anche per le elezioni regionali, oltre che per le politiche come avverrà in tutta Italia”. Poi il video, che vi riportiamo qui sotto, con cui Musumeci accampa motivazioni non di natura politica ma pratiche per la sua “sofferta” decisione di lasciare il governo dell’isola. Ma in verità sono le lotte interne che hanno portato Musumeci alle dimissioni con la speranza di poter trovare la squadra sul suo nome per una ricandidatura. Ma in questo video che segue possiamo sentire le motivazioni dell’ormai ex presidente che parla anche della sua possibile ricandidatura, ancora in aria.

Si conclude così un’esperienza politica complessa dove la promessa elettorale era quella di far diventare bellissima la Sicilia. Purtroppo non è andata così. C’è stato impegno, per carità, ma non lo slancio che tutti si aspettavano. In mezzo il covid che non ha facilitato certamente, ma tante le problematiche rimaste insolute, a partire da quella attualmente più grave, i rifiuti. Ma anche su altri temi non si è arrivati al raggiungimento degli obiettivi annunciati e da tutti auspicati.


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Prima delle dimissioni di Musumeci, un nuovo attacco politico era arrivato dall’on. Nello Dipasquale dopo la seduta dell’Ars di ieri. Questo il testo della sua nota

Sicilia, Dipasquale (PD): “Ieri ultimo atto del Governo Musumeci, attendiamo ora scatto di dignità”

“Nella lunga seduta di ieri dell’Assemblea Regionale Siciliana, conclusasi in nottata, è andato in scena l’ultimo atto del Governo Musumeci. Per approvare le variazioni di bilancio, il cui peso complessivo è davvero limitato rispetto al contesto dell’isola, ci sono volute due settimane. Mentre in aula c’era chi lavorava, pezzi di maggioranza erano in giro a fare campagna elettorale.
Probabilmente in queste ore Musumeci si dimetterà e la Sicilia potrà essere liberata da questa terribile esperienza con un mese di anticipo.
In ogni modo, tra i risultati che ieri abbiamo portato a casa ci sono:
– l’approvazione di un emendamento che destina 2milioni e mezzo di euro per sostenere le imprese agricole e zootecniche per l’acquisto di gasolio agricolo;
– L’approvazione di un emendamento che destina poco più di 4milioni di euro per la realizzazione di laghetti artificiali a servizio dell’agricoltura;
– un contributo di 200mila euro al Comune di Chiaramonte Gulfi per l’intervento di completamento, riqualificazione e messa in sicurezza del centro sportivo con annesso palazzetto dello sport al Villaggio Gulfi;
– 300mila euro al Comune di Ragusa per consentire l’esecuzione del progetto di messa in sicurezza di via Monelli nonché la sistemazione dei muri a secco, il
consolidamento del costone roccioso, la sistemazione del manto stradale e l’installazione di nuova
illuminazione.

Sono stati snobbati dal governo e dalla maggioranza alcuni emendamenti che riguardavano, per esempio, le risorse per i Consorzi di Bonifica e quelle per i Comuni.
Certo, siamo davvero al termine della legislatura e dubito che quanto di buono ottenuto con questa ultima manovra di bilancio possa vedere luce nel pochissimo tempo che rimane.
Il presidente dell’ARS ha riconvocato l’aula per venerdì per eventuali comunicazioni del Presidente della Regione. Se davvero dovesse dimettersi, con uno scatto di dignità, sarebbe sì un gesto concreto di amore per la Sicilia, consentendo di accorpare le elezioni regionali con le nazionali il 25 settembre e far risparmiare risorse ai Siciliani”.
Così l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, aveva commentato l’esito dei lavori d’aula di ieri e le voci di corridoio sulle dimissioni del presidente Musumeci.

E sulle dimissioni di Musumeci si registra il commento del segretario regionale della Lega, Nino Minardo: “Le dimissioni del presidente Musumeci e il conseguente election day che il 25 settembre vedrà l’accorpamento del voto per le regionali con quello per le politiche colgono in pieno la linea e l’auspicio che la Lega aveva espresso in questi giorni.  Noi, del resto, per entrambe le elezioni abbiamo già liste colme di candidati fortissimi in tutte le province e siamo pronti a governare la Sicilia. Dopo decenni di chiacchiere faremo in modo che il Ponte sullo stretto di Messina diventi realtà e unisca la nostra isola all’Europa, garantiremo una politica seria e dignitosa di contenimento dell’immigrazione clandestina, daremo risposte concrete ad ogni porzione di territorio della nostra Regione. Concetti che, tra l’altro, abbiamo ribadito proprio in queste ore assieme al nostro leader, Matteo Salvini, in visita in Sicilia”.

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