IL PRIMO CARROZZINA DAY A PALERMO

Con alle spalle la magnifica cattedrale di Palermo, insieme alle autorità religiose e politiche della Città, ma soprattutto con la presenza di molti amici palermitani, si è tenuta oggi la prima giornata del Carrozzina Day di Palermo. Ovviamente anche noi abbiamo voluto condividere l’emozione della prima giornata con Salvo Maniscalco, Lunia Ales, Antonella Balistrieri, Gandolfo David e tutti gli altri organizzatori di quest’importante iniziativa nel capoluogo, in quanto dopotutto siamo stati noi i promotori di questa iniziativa di sensibilizzazione, che nel nostro territorio ha avuto già due appuntamenti, sia a Scoglitti che a Vittoria.
Siamo molto soddisfatti del fatto che gli amici palermitani, conosciuti in occasione del Disability Pride Italia e coi quali ci siamo mantenuti in contatto grazie ai social network, abbiano trovato utile e interessante un’iniziativa come il Carrozzina Day e che siano riusciti a portarla ad un così alto livello, grazie anche ad un ottimo lavoro di comunicazione e diffusione.
Perciò siamo sempre più convinti che collaborare è un ottimo sistema per uscire dall’isolamento cui da troppo tempo il mondo della disabilità è stato relegato, quindi abbiamo intenzione di continuare a porre in essere, insieme a quanti vorranno aggiungersi, sempre più iniziative pubbliche per parlare del mondo della disabilità (questo, purtroppo, sconosciuto!)
Intanto ritornati a casa ci prepariamo, dopo averlo ufficializzato durante la conferenza che abbiamo tenuto giorno 8 novembre alla fiera EMAIA, a promuovere quell’ausilio che all’inizio di quest’anno, in collaborazione con Grotte Alte, Vittoria dalle finestre rotte e Si… L’idea è buona, abbiamo acquistato per permettere a chi ha difficoltà o è impossibilitato a deambulare di percorrere sentieri impervi. E per farlo organizzeremo con il patrocinio dei Comuni di Vittoria, Acate e Chiaramonte Gulfi, una scampagnata all’interno della tenuta San Lorenzo, sita nella Valle dell’Ippari.
Ma lavoriamo anche per iniziative fuori dall’ambito locale, però animati dalla solita idea che lo status quo va rivoluzionato e questa rivoluzione non può che partire dai diretti interessati, cioè da chi allo stato attuale ha più svantaggi che vantaggi.