Il pronto soccorso dell’ospedale di Modica resta sull’orlo del collasso, mentre la politica continua a fare quello che sa fare meglio: promettere senza mantenere. A denunciarlo con forza è il sindaco di Pozzallo, che non intende più restare in silenzio di fronte a una situazione ormai insostenibile. La vicenda si trascina da settimane in un […]
Il Pronto Soccorso di Modica al collasso, il Sindaco di Pozzallo tuona contro l’ASP
19 Mar 2025 09:34
Il pronto soccorso dell’ospedale di Modica resta sull’orlo del collasso, mentre la politica continua a fare quello che sa fare meglio: promettere senza mantenere. A denunciarlo con forza è il sindaco di Pozzallo, che non intende più restare in silenzio di fronte a una situazione ormai insostenibile.
La vicenda si trascina da settimane in un balletto di annunci e marce indietro, con l’ASP che aveva garantito l’arrivo di due nuovi medici per tamponare l’emergenza. Ma la realtà è stata ben diversa: un contratto esiguo di appena 10 ore settimanali per ciascun medico, un contentino che non ha convinto nessuno, men che meno i professionisti chiamati da Palermo, che hanno ovviamente declinato l’incarico.
Un errore che i vertici amministrativi sembravano pronti a correggere con una nuova delibera. Sembravano, appunto. Perché la delibera n. 499 del 15 marzo 2025 ha confermato lo stesso monte ore. E, come previsto, anche il secondo medico ha rinunciato all’incarico.
Nel frattempo, altre promesse sono andate in fumo. Dovevano essere disposti ordini di servizio per sei medici di altre unità ospedaliere, destinati a rafforzare il pronto soccorso, ma la realtà è che solo un turno di guardia notturna è stato coperto. Un’inezia rispetto al fabbisogno reale.
La denuncia del sindaco di Pozzallo è un atto di accusa durissimo:“Il senso di responsabilità di tutti noi ha un limite. Qui non è in gioco solo l’organizzazione sanitaria, ma la salute e la vita dei cittadini. Basta parole, servono fatti, e li vogliamo subito!” Adesso la domanda è una sola: i vertici dell’ASP continueranno a ignorare la situazione o prenderanno le decisioni concrete? Nel frattempo, mentre i politici si rimpallano responsabilità e soluzioni fantasma, i cittadini restano ostaggio di un sistema sanitario che non garantisce più nemmeno il diritto alla cura.
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