IL PULMINO DEI DISABILI NELLE MANI DELL’ASSESSORE LA TERRA

Anche questa è una triste storia di politica meschina e deteriore, un segno di questi tempi bui dove il consenso si compra con i favori e con i soldi. Tutto inizia con l’elezione di La Terra nella Giunta di Nicosia. In quel frangente La Terra faceva parte di un Movimento locale detto Pro Scoglitti e comprendeva tre o quattro consiglieri comunali. Secondo la prassi in voga in questo tempo, il Movimento venne contrattato da Nicosia e quindi, stabiliti patti e condizioni, venne designato il nome di La Terra, quale assessore. La festa fu grande. La contentezza pure. La Terra dichiarò che Scoglitti  era nel suo cuore a tal punto che non avrebbe  toccato un euro della sua lauta indennità  per darla tutta in beneficenza alle associazioni di volontariato di Scoglitti. Tutti rimanemmo “ amminchialuti” per la determinazione francescana dell’assessore, puntualmente registrata dalla stampa dell’epoca. All’interno del Pro Scoglitti fu deciso, su impulso del consigliere Privitelli, che una parte dell’indennità, che intanto veniva ritirata dall’assessore, dovesse servire per pagare la rata di acquisto di  un pulmino da intestare o all’ Anfass, che è una associazione  che si occupa di  disabili, che ha una sezione operativa a Scoglitti, o direttamente al Pro Scoglitti, mentre il resto doveva essere utilizzato per le spese di funzionamento e di gestione dell’associazione. E’ vero che  una casa fu messa a disposizione dall’Assessore Avola, si dice gratuitamente, per la sede operativa dell’Anfass, ma è altrettanto vero che il resto dell’indennità, si dice sia rimasto nelle tasche, meno francescane di prima, dell’Assessore La Terra. Il quadro è chiaro: politica, affari e consenso sono tutti presenti in questa incredibile vicenda. Ma non è finita. Fatto è che le cose nascono e poi finiscono; e così finì anche il Pro Scoglitti: ma La Terra rimase assessore. Altro giro, altre vedute. E l’indennità? Che fine ha fatto, l’indennità? Valle a sapere le cose, che poi tutte a me le raccontano. L’indennità se la gode l’assessore, sciolto dal francescano vincolo della solidarietà. Il pulmino non è stato intestato né all’Anfass né al Pro Scoglitti: è lui l’intestatario. E ora lo ha bloccato. E’ fermo. Al pulmino manca il libretto di circolazione, non si sa perché, non si può muovere. I bambini e i ragazzi di Anfass aspettano. Ma lui non si piega né si commuove. A Scoglitti la vogliono a quaranta. I voti, la parola, gli impegni a nulla sono serviti. Questa è l’amara storia che ho dovuto raccontare. La storia di un assessore col pallino degli affari, la parola facile, minaccioso nei miei confronti per le cose che dico, che ospita nella sua sede politica a Vittoria un servizio del Comune, senza che il sindaco dica una sola parola, che esercita attività pubbliche senza le prescritte autorizzazioni e senza il certificato di agibilità dei locali, che si intasca una indennità per la quale aveva dichiarato di volere fare beneficenza, che blocca un pulmino promesso e ritirato a una associazione di persone disabili. Sarà che l’assessore nutre nuove ambizioni per Luna A Sud ? Vuoi vedere che stavolta al Comune gli danno le autorizzazioni che da due anni non ha avuto? E allora in tal caso il pulmino gli tornerebbe utile. Grande traffico si prepara per questa estate. A pila è pila… a mare…i disabili !