Il ruolo della donna e della mamma. In ambito professionale e familiare. Sono gli aspetti che l’ufficio diocesano per la Pastorale della salute intende mettere in rilievo in occasione di tre celebrazioni molto sentite e che sono destinate a coinvolgere i fedeli. La prima, in realtà, si è già tenuta. Lo scorso 5 maggio, infatti, è stata celebrata la giornata delle ostetriche. Per la prima volta si tenne nel 1991 e da allora è stata osservata in più di cinquanta nazioni in tutto il mondo. La giornata è stata ideata dalla Confederazione internazionale delle ostetriche durante la conferenza olandese del 1987. Domani, venerdì 12 maggio, sarà celebrata la giornata internazionale dell’infermiere. Il 12 maggio 1820 è nata Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. Quindi, ancora una volta una donna che ha rivoluzionato un settore molto delicato quale quello dell’assistenza a chi ha bisogno. “Le celebrazioni – afferma Giuseppe Occhipinti, segretario della Pastorale della salute – hanno un significato intrinseco soprattutto per chi, tutti i giorni, si occupa di assistere persone che stanno male e che hanno necessità di potere contare su sensazioni e messaggi positivi”. Giorno 13 maggio, sabato, è la memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Fatima oltre che la festa della mamma. Quest’anno la celebrazione cade in occasione del centenario delle apparizioni in Portogallo. Il santuario del Carmine a Ragusa, alle 17,15, ospiterà l’adorazione eucaristica, alle 17,45 la celebrazione dei Vespri e alle 18 la celebrazione eucaristica in collegamento spirituale con il santuario di Fatima presieduta da don Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio diocesano, nella qualità di consigliere nazionale dell’apostolato mondiale di Fatima.