Ancora prima dell’inizio dell’anno scolastico, avevo segnalato, su queste pagine, la problematica relativa all’anticipazione del costo dei libri di testo per le scuole elementari.
In previsione di enormi ritardi nell’erogazione, da parte della Regione, dei pagamenti delle cedole delle elementari, i librai avevano richiesto il deposito di una somma per il costo dei libri che sarebbe stata restituita alle famiglie dopo l’avvenuta erogazione delle somme relative, e nemmeno, come si sarebbe potuto auspicare, alla consegna delle cedole.
Da una nota della Confcommercio di Palermo, che riprende un comunicato dell’Associazione Librai Italiani, pare che sia stato ufficializzato il rinvio al 2013 dei pagamenti relativi, ancorchè inseriti in bilancio fra le spese ‘obbligatorie’, con la conseguenza di non poter restituire le somme in deposito alla consegna delle cedole. I librai di Ragusa, in questo senso, erano stati previdenti nello stabilire la restituzione delle somme a rimborso avvenuto.
Anche se i giornali riportano una dichiarazione del neo Presidente della Regione che dichiara intangibili i buoni libro e i relativi periodi di erogazione (anche se, forse, nello specifico non si riferisce ai testi delle elementari ma piuttosto ai buoni che vengono erogati per la media e le superiori), resta sul tappeto un problema non indifferente che tocca da vicino le famiglie.
Politici, associazioni datoriali e quanti altri competenti in materia, sono certo più indaffarati in questioni di più alto livello, aeroporto e spending review, rimborsi elettorali e primarie, presidenze e sindacature varie, per poter attenzionare fatti che incidono direttamente sui bilanci familiari in maniera inconsueta e non prevista.
Occorre quindi una attenta considerazione del problema che, di certo, dall’anno prossimo diventerà prassi consolidata. A tal fine è opportuno anche sensibilizzare le scuole e i docenti per una scelta attenta dei libri di testo, scelta che dovrà rivolgere attenzione per quelle case editrici che sapranno contemperare le esigenze della didattica e delle economie familiari, attraverso mantenimento delle edizioni per un numero minimo di anni, edizioni digitali e contenuti quanto più omnicomprensivi.
Va considerato che, quasi normalmente, nelle classi elementari, oltre ai classici testi (gratuiti, ma quando ?) per italiano, materie scientifiche, lingua straniera e religione, vengono consigliati e richiesti dei testi integrativi a cui, di recente, si sono aggiunti i testi specialistici per le prove INVALSI, questi ultimi quasi indispensabili considerando la sempre maggiore diffusione di questo tipo di valutazione lungo l’iter scolastico. A tutto ciò si aggiunga che è ormai prassi consolidata la continua erogazione (fino ad ora, per fortuna, a spese della scuola, qualche volta anche a spese della dedizione delle maestre) di fotocopie integrative che vanno inserite nei quaderni.
E’ risaputo che il livello dell’insegnamento elementare nelle scuole italiane primeggia a livello europeo, ma, sicuramente, occorre che le case editrici si decidano a riunire in poche valide edizioni tutto questo indispensabile sapere.