IL SINDACATO USB E CUB DIFFIDA LA DITTA BUSSO

Le scriventi OO. SS. USB e CUB, invitano l’impresa ecologica di Busso S.  srl ad astenersi da ogni e qualsiasi iniziativa unilaterale riguardo il T.F.R. e gli altri emolumenti presenti i busta paga fino a quando sulla correttezza dei conteggi non si concludono i procedimenti avviati dalle scriventi presso l’Ispettorato del Lavoro in data : 04/08/2015 e 19/10/2015

Procedimenti a cui siamo stati costretti, dopo il rifiuto della ditta ad incontrarci, probabilmente perche’ intimorita dalla diffida fatta dalle altre organizzazioni sindacali presenti in azienda.

All’azienda  e quanti altri intendano ribadiamo che la mancata firma del CCNL non costituisce abrogazione del diritto alla liberta’ sindacale costituzionalmente tutelato.

Dal comunicato della ditta si evince chiaramente che ABBIAMO RAGIONE sia sul calcolo del T.F.R. che su altre voci contrattuali.

Prendiamo atto dell’impegno assunto dalla ditta a raddoppiare la corresponsione delle differenze non corrisposte.

Ci stupiamo che chi ha la pretesa di rappresentanza esclusiva dei lavoratori(CGIL,cisl e uil) non riescano nemmeno a controllare le buste paga ed a riscontrare eventuali errori.

Ci stupiamo ancor di piu’ che oltre al mancato controllo dei conteggi si concludano FANTOMATICI ACCORDI AZIENDALI PEGGIORATIVI PER I LAVORATORI dal CCNL RIDUCENDO DAL 65% AL 50% LA MAGGIORAZIONE DEL LAVORO DOMENICALE, senza rispettare le clausole contrattuali.

Ci chiediamo se negli altri cantieri della Ditta Busso,ci siano gli stessi errori e se non e’ un caso che la CGIL abbia incrementato i propri iscritti.

Comprendiamo sempre meglio le affermazioni del Sindaco di Vittoria Nicosia, che nei confronti del rappresentante della CGIL (Giovanni Lattuca),pubblicato a mezzo stampa e trasmesso anche alla Segreteria Generale della stessa organizzazione sindacale, testuale cosi’ conclude” UNA RICHIESTA CHE TUTELA PIU’ CHE QUELLA DEI LAVORATORI,GLI INTERESSI DEI PRIVATI”.

A memoria non si ricordano in provincia  affermazioni cosi’ pesanti nei confronti della CGIL da parte di un rappresentante delle Istituzioni.