“L’ultima dei Cinque Stelle. Bella la generazione 2.0. Ma quando le scelte orientate in questa direzione servono ad agevolare la vita. Quando, invece, devono rendere tutto più complicato, allora è meglio rivedere certe decisioni”.
È quanto sostiene il Consigliere Comunale del Movimento “Il Megafono”, Mario Chiavola, dopo avere raccolto le lagnanze di numerosi dipendenti di Palazzo dell’Aquila.
“Il discorso è molto semplice” – aggiunge Chiavola – “e cioè il confronto tra i componenti dell’Amministrazione e il personale, de visu, è ridotto al minimo indispensabile se non addirittura vicino allo zero. Tutto avviene, a quanto sembra, con uno scambio di mail che abbatte qualsiasi interazione personale. E si badi bene che quanto mi è stato segnalato si riferisce sia ai dipendenti di livello inferiore che ai capi servizio. Insomma, sembra essere una scelta precisa quella operata dall’Amministrazione Cinque Stelle di non volere intrattenere rapporti con chicchessia. E non è un caso che prima di arrivare nella stanza del Sindaco ci sia un agente della polizia locale che filtra tutti, dipendenti comunali compresi, impedendo di avere un qualsiasi abboccamento con il Primo Cittadino se non previo appuntamento che, di solito, viene poi fissato molto avanti nel tempo rispetto alla data in cui è richiesto. Ma era questa la rivoluzione che Ragusa si aspettava? Un Sindaco isolato nel suo eremo praticamente irraggiungibile da tutti? Perfino dal personale dell’Ente di cui il Sindaco stesso rappresenta la massima espressione e che, quindi, meriterebbe di essere motivato in un certo modo? Speriamo che Piccitto e gli altri componenti della Giunta possano rivedere questo modo di fare. Perché altrimenti lo stato di scollamento tra la parte tecnica e la parte amministrativa di questo Comune risulterà sempre più evidente”.