Cala il sipario sul G7 di Taormina. Sulle tematiche ambientali, il summit rimane ancora “aperto” in attesa che Trump sciolga ufficialmente la riserva. Ma non pare ci siano margini per un’intesa con gli Stati Uniti. Così l’eurodeputato siciliano Giovanni La Via (Ap/ Ppe), membro della Commissione ambiente, salute pubblica, sicurezza alimentare, al Parlamento europeo, relatore per l’approvazione dell’accordo di Parigi, in prima linea nelle battaglie in favore dell’ambiente, commenta gli sviluppi del G7. “L’accordo Onu sul clima siglato a Parigi, rappresenta una tappa storica e irreversibile. I leader presenti al G7 di Taormina, e i rappresentanti UE, hanno ribadito con forza l’importanza di un accordo sinergico: abbiamo accettato la sfida impegnandoci a rispettare i parametri che entro il 2030 dovranno portarci a una sensibile riduzione delle emissioni di C02. La mancata adesione di Trump all’accordo è un passo indietro retrogrado e pericoloso. Per la salute dell’ambiente e degli individui. Oggi, il termine progresso significa questo: crescita e sviluppo sostenibile. La green economy deve, e subito, tradursi in azioni e misure efficaci che chiamano in causa indistintamente tutti i Paesi e i comportamenti individuali orientati verso una maggiore responsabilità etica. La politica ambientale di Trump, e non è certo una sorpresa, viaggia in altra direzione. Frenare oggi sarebbe una sconfitta. Chi si è impegnato a Parigi, continui a farlo. Lo dobbiamo ai nostri figli e alle generazioni future.”