IL TERZO POLO NASCE PER FAVORIRE LO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ INDUSTRIALI, ARTIGIANALI, COMMERCIALI E AGRICOLE

L’area industriale sorgerà all’estrema periferia di S.Croce Camerina, in un’area adiacente al mercato ortofrutticolo di contrada Petraro su una superficie di 100 mila metri quadrati suddivisi in 18 lotti, che potranno essere ampliati fino a 36. 

La zona nasce come strumento di pianificazione territoriale per favorire lo sviluppo delle attività industriali, artigianali, commerciali e agricole con la nascita di nuove imprese oltre ad avere, come ricaduta di ordine generale, un miglioramento della qualità di vita del paesino di S. Croce Camerina. 

L’area industriale santacrocese nasce nel lontano 2004, quando Salvatore Mandarà, amministratore e delegato all’Asi per l’Amministrazione Schembari per tale zona industriale, finalizzata da uno studio di fattibilità, aveva visto l’avvio del progetto sostenuto con l’impiego dei fondi ex insicem, per un importo pari a 2,8 milioni di euro.

“Si tratta di un’area importante per la nostra piccola comunità – dice Salvatore Mandarà— i lotti iniziali sono 18, ma possono essere ampliati fino a 36. Oggi, però, si assiste ad un paradosso. Per l’area industriale si coinvolge solo un’associazione di categoria. E’ semplicemente sbagliato, perché così si da un input negativo. Questa chiusura, infatti, segna un vero e proprio errore per l’economia del paese. Bisogna, invece, coinvolgere gli artigiani, i commercianti ed anche l’indotto agricolo, sfruttando così la posizione strategica dell’area. La Sicilia orientale risulta depressa e la zona industriale santacrocese potrebbe creare un interesse gli Investor del nord Italia, se, però, l’Amministrazione e il consiglio comunale iniziasse a pensare di promuovere una sorta di forma di defiscalizzazione e di agevolazione per gli imprenditori che intendono investire qui, come il non pagare l’Imu per un paio di anni o abbattere gli oneri di urbanizzazione”.

Secondo Mandarà, in tal modo si attirerebbero gli investimenti di importanti imprenditori che vedrebbero in S. Croce un’area dove poter investire e guadagnare, creando così posti di lavoro per la cittadinanza.

“Bisogna creare la coesione sociale tra gli imprenditori, le associazione di categoria e i sindacati, attraerso una politica che aggreghi e non divida.-prosegue Mandarà- Mi domando che fine hanno fatto quegli imprenditori che in passato avevano manifestato interesse a creare nella nostra area aziende per la produzione di plastica e di filtri per abbattimento di polveri sottili. Se continuiamo di questo passo rimarrà un’area sterile ed improduttiva. Un’area costata troppi soldi e che non rende, questo diventerà se non si passa ad una svolta”.