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Il torrente Favara, a Ispica, e la sua messa in sicurezza. Lavori in vista di piogge abbondanti

L’intervento riguarda la pulizia del torrente Favara, un corso d’acqua che rappresenta un serio rischio per la bassa ispicese interessata da un’attività agricola intensiva con coltivazioni a campo aperto e sotto serra che fanno la forza dell’economia della città di Ispica e del suo territorio. Pulizia del torrente, particolarmente attesa per la crescita indiscriminata di erbacce e la presenza di folti canneti, che viene eseguita grazie ad un finanziamento di 345 mila euro. A disporlo la Regione Sicilia e l’Autorità di Bacino cui è demandato il compito di curare e mettere in sicurezza tutti i corsi d’acqua, dai fiumi ai torrenti, dell’intera isola. L’Autorità di Bacino cui fanno capo tutti gli interventi di sistemazione idraulica della rete isolana. “Con l’esecuzione dei lavori si prosegue nell’azione di salvaguardia e messa in sicurezza dei corsi d’acqua. Nel caso specifico si sta intervenendo sui corsi d’acqua della rete idraulica del bassopiano ispicese – spiega il sindaco Innocenzo Leontini – questa volta gli interventi di pulizia riguardano il Torrente Favara, anch’esso inserito tra le acque pubbliche di competenza dell’Autorità di Bacino, che attraversa il bassopiano ispicese fino a riversarsi nel Canale Circondariale. L’investimento su questo torrente è di 345.000 euro in lavori di manutenzione e pulizia per una lunghezza di circa cinque chilometri e mezzo”.

La rete fluviale ispicese è sotto scacco.

Non si può far finta di niente dopo le alluvioni che hanno interessato la bassa ispicese, sia nelle terre limitrofe ai corsi d’acqua, siano torrente che canali di distribuzione, che nelle zone a densità abitativa che si trovano lungo la costa. Le forti precipitazioni, non trovando vie di sbocco verso il mare, si fermano nella zona coltivata a produzioni agricole e provocano seri danni. Da qui l’intervento di messa in sicurezza per uno dei più importanti corsi d’acqua della bassa ispicese, quel torrente Favara cui confluiscono anche piccoli canali con le loto dotazioni di acqua. E’ ancora vivo nella memoria lo straripamento del torrente Favara nell’ottobre del 2019 che colpì un’azienda zootecnica procurando la morte degli ovini che venivano allevati dai proprietari. All’epoca fu una strage che scrisse una delle pagine più nere del maltempo negli iblei. Intanto le attenzioni sui  sottopassi è fondamentale come il lavoro fatto nel Canale Circondariale, sul Torrente Salvia e sul Torrente Santa Maria che attendevano interventi di pulizia da decenni.