Si torna spesso a parlare di immigrazione, in ogni suo aspetto ed in ogni ambito. Le migrazioni forzate su scala mondiale, provocate da guerre, conflitti e persecuzioni hanno raggiunto i massimi livelli fino ad ora registrati ed i numeri sono in rapida accelerazione. Nel 2014, ogni giorno, 42.500 persone in media sono diventate rifugiate, richiedenti asilo o sfollati interni. In tutto il mondo, una persona ogni 122 è attualmente un rifugiato, uno sfollato interno o un richiedente asilo.
“Argomenti 2000”, associazione di amicizia politica che riunisce persone provenienti dall’associazionismo cattolico e presente ormai sull’intero territorio nazionale, presenterà un documento sull’immigrazione giorno 8 luglio alle ore 18:30, a Pozzallo, presso la Sala Consiliare del Comune.
Dopo i saluti del Sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna e di Emanuele Occhipinti di “Argomenti2000” Sicilia, presenteranno il documento: Rita Visini, Coordinatore della Commissione Politiche Sociali Conferenza Stato Regioni, Antonella Bullara, dell’assessorato ai Servizi Sociali della Regione Sicilia, Don Paolo Catinello, della Fondazione Migrantes ed Ernesto Preziosi, presidente di “Argomenti2000”. All’inizio dei lavori sarà trasmesso un videomessaggio del cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento.
Nel documento proposto da “Argomenti2000”, viene sottolineata, accanto a ciò che è necessario fare per l’accoglienza, quanto la politica deve mettere in atto per l’integrazione e la sicurezza. Il fenomeno dell’immigrazione non è un problema solo italiano, ma coinvolta è l’intera Comunità Europea, ad ogni livello, ad ogni vertice.
Al momento il dibattito sovrannazionale sembra ripartire alla luce della proposta italiana del Migration Compact che, in aggiunta agli impegni previsti dalla Agenda del maggio scorso, introduce la possibilità di programmare aiuti concreti, anche economici, ai paesi di provenienza dei coloro che migrano verso il nostro continente.
Aiuti concreti, come concreto è il fenomeno immigrazione e come concreto deve essere l’impegno per garantire a chiunque è stato costretto ad emigrare, un trattamento consono.