In particolare, i tedeschi (19,5%), gli investitori del Nord Europa (19,5%) e della Gran Bretagna (15%) sono i primi a voler investire in immobili in Italia. Gli stranieri cercano nel nostro Paese prevalentemente case indipendenti, appartamenti (44,86%) e ville singole (37%) ristrutturate e già abitabili e sono pronti a investire per il 25,51% un budget tra 301 mila euro e 500 mila euro, mentre solo il 6,17% degli investitori esteri è disposto a spendere cifre tra 1 milione e 2,5 milioni. La lunghezza media dell’investimento nel nostro Paese è caratterizzata per il 27,01% da una durata da 7 a 10 anni e per il 21,80% degli intervistati da una durata da 10 a 15 anni. Tra le regioni più gettonate dagli stranieri per l’acquisto immobiliare in testa la Lombardia con Milano (+9,1%) e i laghi lombardi (+7,49%), il Veneto con Venezia (+8,51), il Lazio con Roma (+8,42%) e a seguire Firenze (8,27%) e la Toscana (8,12%). “A fronte di una crescita annua del 26% nel 2019 – sottolinea Federico Ranuzzi de’ Bianchi, delegato nazionale Fiaip al settore estero e vicepresidente Cepi – che fotografa il buon andamento del mercato e delle richieste provenienti dall’estero per gli immobili in vendita in Italia, permane ancora oggi la sfiducia nella burocrazia italiana, il timore per l’instabilità politica ed economica e la fiscalità percepita dall’estero come invasiva”.
(ITALPRESS).