La Caritas ha avviato a partire da lunedì 23 febbraio il proprio percorso formativo con le classi del liceo economico sociale dell’Istituto G. B. Vico. L’esperienza, che prosegue una tradizione lunga ormai undici anni, è resa possibile dal Rotary Club di Ragusa tramite una apposita sovvenzione offerta dalla Rotary Foundation.
La proposta offerta dall’Ufficio affronta i seguenti temi: l’intercultura per gli alunni delle terze classi, la metodologia dell’agire sociale per gli alunni delle quarte classi e il ruolo del terzo settore, la finanza e la cooperazione sociale per gli alunni delle quinte classi.
Il percorso coinvolgerà un totale di circa 180 alunni. Sono 8 i conduttori dello stage che fanno parte dell’equipe Caritas. Tutto il lavoro, nonostante i grandi numeri, è organizzato secondo la collaudata metodologia attiva, che prevede l’utilizzo di esercizi e giochi di ruolo a cui seguono riflessioni guidate ed esempi pratici per fornire nuove conoscenze sui temi affrontati sviluppando abilità non tipicamente scolastiche e dando la possibilità ai ragazzi di sperimentare in prima persona tematiche che prima dello stage erano rimaste solo teoriche.
“In questa prima settimana di stage – dice Domenico Leggio, direttore della Caritas – i cinquanta giovani che abbiamo incontrato hanno testimoniato, nonostante le difficoltà dovute alla crisi economica, la pienezza della loro gioia, felicità e speranza. Tutti hanno partecipato con entusiasmo alle attività proposte. Noi abbiamo insistito sull’uso consapevole del denaro e degli stili di vita che contribuiscono al sistema economico finanziario locale e globale. I ragazzi ci hanno dimostrato di avere un cuore e una intelligenza di cui il nostro territorio dovrebbe essere fiero”.
“Dagli studenti – riferisce l’insegnante Celestina Rimoldi, che coordina le attività di stage – è emerso anche il desiderio che questi percorsi possano entrare a far parte della formazione scolastica. Questi concetti non sono stati trasmessi teoricamente ma incontrando persone che con le loro scelte di vita hanno mostrato che è possibile lavorare al servizio della collettività e del bene comune.”
“Questo apprezzamento – conclude il direttore della Caritas – ci stimola ulteriormente come diocesi ad essere presenti e a continuare a investire e fare rete affinché questi percorsi continuino a beneficio dei giovani, anche per contrastare la scarsa scolarizzazione del nostro territorio.”