Prossimo l’appalto dei lavori per la messa in sicurezza del porto di Pozzallo e per il potenziamento delle banchine commerciali. Da realizzare con fondi europei, per una spesa di 40 milioni di euro. Somma che, in corso d’opera, potrà essere incrementata fino a quasi cento milioni. La notizia ci viene confermata dall’esperto del sindaco prof. Paolo Celestre. “L’Ufficio Tecnico Comunale – dice – sta fotocopiando l’intero dossier-porto da inviare a Palermo a 19 destinatari, tra assessorati, uffici tecnici vari, funzionari, legali e progettisti, al fine di procedere in tempi brevi alla convocazione della conferenza di servizi che precede la gara di appalto. Va ricordato al riguardo che stazione appaltante è il Comune di Pozzallo. Ottenuto lo sta bene, il Comune procederà immediatamente ad indire la gara come per legge”.
L’”affaire” porto sarebbe dunque in dirittura di arrivo. “Finalmente una buona notizia – dicono gli addetti ai lavori – che, nessuno ce ne voglia, è giusto accogliere però con prudente riserva. Non per mancanza di fiducia nei confronti di nessuno – aggiungono – ma semplicemente per una questione di scaramantica prudenza, come succede di solito quando si viene raggiunti da una notizia troppo bella per essere vera. Maledettamente complicate e, sotto certi aspetti, anche misteriose le vicende che hanno preceduto il progetto di potenziamento del porto, ivi compreso il primo finanziamento europeo mandato alle ortiche, per lasciarci prendere da facili entusiasmi, in un momento storico in cui non si ha certezza di nulla, mentre ogni giorno di più tutto sembra andare a rotoli sulla spinta dell’antipolitica e della rabbia popolare”.
Difficile non condividere. Anche perché il dibattito politico di queste settimane sembra aver dimenticato completamente il porto di Pozzallo. Che pure, assieme all’aeroporto di Comiso, rappresenta una realtà operativa preziosa e straordinaria per lo sviluppo del territorio e della Sicilia. I lavori di messa in sicurezza dell’importante scalo marittimo, con la realizzazione del molo di sottoflutto, risolverebbero inoltre definitivamente il problema dell’insabbiamento del porto turistico. Al punto in cui stanno le cose, dunque, c’è solo da incrociare le dita e sperare che, nel giro di qualche mese, il Comune possa essere messo nella condizione di indire la sospirata gara di appalto.