E’ un triste primato ma purtroppo bisogna prenderne atto. In Lombardia, la regione più duramente colpita dal virus, il 51% dei vaccini è andato a personale non sanitario. Ciò significa che più della metà dei vaccini è stato somministrato a gente che non ha nulla a che vedere con la sanità né in molti casi alcun diritto a ricevere il vaccino nella fase 1.
Uno schiaffo a tutti i medici, gli infermieri e il personale sanitario da un anno in trincea per salvare vite.
La regione Lombardia, però, smentisce questo dato. Ma i calcoli sono della Fondazione Gimbe, autorevolissima organizzazione scientifica in Italia.
Tra l’altro, sempre secondo la Fondazione Gimbe, il 22% dei vaccini a livello nazionale è andato ai furbetti. O comunque, a persone che in questa prima fase non ne avevano diritto.
Siamo messi bene.