In memoria di Giuseppe Ottaviano Sgarlata da Scicli parte l’adesione al progetto di aiuto ai bimbi malnutriti nell’ospedale di Butembo Beni in Congo

Il dolore che và oltre quello fisico, non dimentica e viene vissuto ogni giorno nel ricordo. E’ quel dolore che riesce a vestire i panni della solidarietà rivolta a chi, ogni giorno, lotta per vivere. La morte di Giuseppe Ottaviano Sgarlata 40 anni dottore in legge, avvenuta per mano violenta lo scorso 12 maggio a Scicli, è tutto questo. E’ dedicato alla sua memoria il progetto di aiuto ai bimbi malnutriti, curati all’interno del Centro nutrizionale “Giorgio Cerruto” nell’ospedale di Butembo Beni dell’Università di Graben in Congo; progetto abbracciato dal Gruppo Volontariato Vincenziano di Scicli, noto per la sua opera di solidarietà che “regala” quotidianamente al territorio alle famiglie in difficoltà forte della sua presenza in città fin dal 1914.

Per le Vincenziane di Scicli è l’inizio di un progetto che guarda all’Africa dove i casi di malnutrizione portano alla morte centinaia di bambini.

Nel pomeriggio di oggi nella chiesa di San Giuseppe le Vincenziane, assieme a Padre Giuseppe Agosta, incontreranno la direttrice del Centro missionario della Diocesi di Noto, Carmela Giurdanella, per consegnarle una targa in memoria di Giuseppe Ottaviano Sgarlata da apporre al Centro nutrizionale di Butembo Beni intitolato a “Giorgio Cerruto” e con esso il bonifico di una somma in denaro che il GVV sciclitano ha inviato per curare i bambini malnutriti. Una somma che alle Vincenziane è arrivata grazie alla decisione assunta dalla famiglia del compianto Giuseppe di affidare le offerte in suffragio sia al GVV locale che alle Suore Adoratrici del SS. Sacramento. Offerte arrivate in maniera molto generosa che ora sono passate interamente dalle mani dei donatori a quelle della famiglia del giovane e delle volontarie Vincenziane. Questo è l’inizio di un progetto che proseguirà negli anni, assicurano le Vincenziane e la stessa famiglia di Giuseppe Ottaviano Sgarlata.

L’iniziativa di solidarietà in favore del Centro nutrizionale in Congo concretizzata da anni dalla Diocesi di Noto.

“Vengono curati i bambini malnutriti che, in gravi condizioni cliniche, dai vari villaggi della Diocesi di Butembo Beni afferiscono per le cure intensive di trattamento al Centro nutrizionale ‘Giorgio Cerruto’ di Butembo dell’Università di Graben in Congo – spiega la dottoressa Carmela Giurdanella – il nostro obiettivo è quello di garantire, per quanto possibile, un sostegno per la guarigione dei bimbi malnutriti e promuovere iniziative e progetti educativi e nutrizionale di sana alimentazione per prevenire la malnutrizione dei piccoli e dare sostegno alle famiglie in difficoltà”.

Oggi si parte con l’avvio del progetto di solidarietà. Mentre con grande attesa, nel silenzio e nel rispetto del delicato lavoro investigativo, si spera nella chiusura del cerchio da parte della magistratura e dei carabinieri, sugli autori dell’efferato delitto che ha “tolto” la vita al giovane Giuseppe in circostanze ancora tutte da chiarire. “La vera potenza di Dio consiste non nell’impedire il male, ma nel sapere trarre il bene dal male” queste le parole di Sant’Agostino che la famiglia di Giuseppe Ottaviano Sgarlata e le Vincenziane hanno inciso nella targa che ricorderà Peppe nell’ospedale africano. Peppe ucciso solo fisicamente perchè la solidarietà, grande sentimento trasmesso da San Vincenzo de’ Paoli gigante mondiale della carità e fondatore del Volontariato Vincenziano, continuerà a farlo vivere.

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