Un concerto in nome dello ‘swing’. Comincia con questi presupposti lo spettacolo di ieri sera del chitarrista partenopeo Nicola Mingo.
Il musicista ha presentato il suo ultimo lavoro discografico Swinging che raccoglie brani di sua composizione e omaggi a grandi chitarristi come Wes Montgomery: «E’ il mio principale punto di riferimento – ha detto Mingo – lo consiglio a tutti, soprattutto a chi mi ascolta per la prima volta».
Il concerto si apre con My Bop, brano composto dal chitarrista ed eseguito alla perfezione da Antonello Vannucchi al pianoforte, Gegé Munari alla batteria e Giorgio Rosciglione al contrabbasso che ha detto: «Siamo veterani del jazz, ma solo perché abbiamo trecento anni in tre».
Un brano, My bop, dedicato a Charlie Parker. E poi ancora New Song, sempre composto da Mngo, e un omaggio a Montgomery con The Thumb per poi arrivare ad una melodia struggente che il musicista ha composto per la madre, scomparsa tempo fa, One for my mother.
Prima di salutare il pubblico del Vittoria Jazz festival, una sorpresa: sul palco una cantante newyorkese Beverly Louise per qualche pezzo cantato.
Questa sera, alle 22, sarà la volta del sassofonista torinese Emanuele Cisi che presenta il suo nuovo progetto NY3, nato nella grande mela e che vede una formazione ‘piano less’ con Aldo Zunino al contrabbasso e Adam Pache alla batteria.
Chiude il terzo weekend del festival, domenica alle 22, il trombettista americano Terell Stafford e sulle note del suo jazz, all’interno del cortile dell’ex centrale elettrica, i tangheri iblei si esibiranno in una Milonga, il tutto degustando gli straordinari vini del territorio ipparino.