In piazza uniti attorno alla famiglia Zaouali. A Vittoria la manifestazione di solidarietà

Manifestazione di solidarietà per la famiglia Zaouali questa sera a Vittoria. In piazza del Popolo si sono dati appuntamento molto membri della comunità tunisina e cittadini vittoriese. I manifesti preparati dai partecipanti hanno puntato l’attenzione sul problema della sicurezza e della necessità di tutelare coloro che rischiano la vita a causa della violenza. La famiglia Zaouali – colpita il 13 giugno scorso dalla furia del figlio quando, di 29 anni, che alle due di notte ha appiccato il fuoco nella casa dove dormivano la madre Mariem Sassi, di 55 anni, il padre Kamel Zaouali, di 57 anni, le sorelle Sameh, di 34 anni, e Omaima, di 19 – aveva denunciato quanto stava accadendo tra le mura domestiche, le violenze e le minacce del figlio, che era in cura al Dipartimento di Salute mentale. Ma El denunce non erano servite e il giovane Er arimasto libero. Libero di colpire e di uccidere. Tutti hanno posto l’accento sulla necessità di tutelare le possibili vittime. Lo hanno fatto le organizzatrici Marwa Sayadi e Sharon Pisani, ma anche altri presenti, la famiglia che ospita in questi giorni l’unica ragazza sopravvissuta (studentessa di giurisprudenza a Torino), il sindaco a Francesco Aiello, l’assessore Francesca Corbino, la consigliera comunale Valentina Argentino , altri esponenti della comunità tunisina. Ha concluso l’imam Chaouf Labbadi, con una preghiera. Ora si attende il momento dei funerali di coloro che non c’è l’hanno fatta, la madre Mariem e la sorella maggiore Sameh. I funerali potrebbero essere celebrati in Tunisia, ma anche a Vittoria, dopo l’autopsia che sarà eseguita martedì prossimo.

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