IN PROVINCIA DI RAGUSA È PRESENTE UN PARCO AUTO ENORME

La crisi continua a strangolare i consumi, compresi quelli di auto e moto. E malgrado in provincia di Ragusa, secondo una recentissima pubblicazione del Centro studi Continental, si abbia un alto tasso di auto circolanti (649,1 per ogni 1.000 abitanti), oltre il 43% di questo immenso parco auto, come sostiene uno studio dell’osservatorio Autopromotec, è vecchio e inquinante. Lo rileva il presidente provinciale Cna Servizi alla Comunità, Vincenzo Canzonieri, con il responsabile provinciale Giorgio Stracquadanio, sottolineando che “sostanzialmente in dieci anni l’acquisto di nuove auto nella nostra provincia si è quasi dimezzato. Di conseguenza, un parco auto sempre più vecchio crea rischi sia per la salute pubblica, in quanto le emissioni nocive sono altissime, sia per quanto riguarda il rischio di riportare lesioni in caso di incidente, viste le minori dotazioni tecnologiche e di sicurezza delle auto più datate”. “La revisione di questi mezzi – continua Canzonieri – diventa quindi molto importante. Nella nostra provincia, negli ultimi anni, si è registrato un aumento costante dei centri di revisione. Questo ha creato e sviluppato il fenomeno della concorrenza tra le varie strutture con sconti indebiti e, in qualche caso, con revisioni in qualche modo accondiscendenti. Sul fronte legislativo tuttavia qualcosa si è mosso”. Si sta infatti completando l’iter del nuovo sistema (Mctc Net2) che uniformerà le regole per gli operatori, arginando così (ma solo in parte) il fenomeno della concorrenza sleale. “Ma si è purtroppo ancora lontani – conclude Canzonieri – dal raggiungere i risultati previsti e il sistema presenta diverse lacune. Molti centri hanno costruito la propria reputazione sulla qualità e sull’eccellenza del servizio, cose che hanno mirato e mirano più alla sicurezza degli automobilisti clienti che al profitto. Pensiamo, quindi, che sia venuto il momento di valorizzare e di tutelare al meglio queste professionalità. Per tale ragione, come Cna metteremo in campo una serie di iniziative di confronto con la categoria e con gli organi preposti ai controlli”.