Sanità

In provincia sono morte 500 persone dall’inizio della pandemia e i contagi risalgono. Anche nel resto d’Europa

E’ un triste primato quello dei 500 morti totali a causa del covid dall’inizio della pandemia in provincia di Ragusa. Il dato è di ieri, perchè per fortuna oggi non si registra nessun decesso a causa del virus nella nostra provincia.

Per quanto riguarda i dati del contagio si registra un nuovo aumento dei positivi, che salgono a 5.189 (mentre ieri erano 5.121) e, di questi, 5.134 si trovano in isolamento domiciliare, 42 ricoverati tra gli ospedali di Ragusa, Modica e Vittoria e 13 in Rsa Covid.

I dati per Comune:

Acate 249 (+7),

Chiaramonte Gulfi 112 (-5),

Comiso 373 (+7),

Giarratana 31 (+1),

Ispica 335 (-7),

Modica 1.158 (+22),

Monterosso Almo 41 (=),

Pozzallo 473 (+25),

Ragusa 1.006 (-10),

Santa Croce Camerina 85 (+6),

Scicli 606 (-12),

Vittoria 665 (+30).

Dei 42 ricoverati, 19 si trovano al Giovanni Paolo II di Ragusa: 5 nel reparto di Malattie Infettive, 9 in Astanteria Covid e 5 in Terapia Intensiva. All’ospedale Maggiore di Modica sono ricoverati 14 pazienti: 10 in Malattie Infettive, 1 in Ortopedia, 1 in Area Grigia e 2 in Chirurgia. Mentre al Guzzardi di Vittoria sono 9: 7 in Medicina Covid e 2 in Pediatria. Salgono a 61.987 i guariti.

Ma la ripresa dei contagi di Covid-19 sta avvenendo in tutta Europa: in 11 Paesi si rileva già una crescita dell’incidenza e in 21 si prevede un aumento imminente: è quanto indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

“L’analisi delle differenze settimanali dei dati dell’incidenza dei positivi al virus SarsCov2 negli Stati dell’Europa rivela la ripresa del contagio”, osserva l’esperto. “L’incidenza è già in crescita in undici Stati, otto dei quali – prosegue – formano un cluster di Stati confinanti” che comprende anche l’Italia; si tratta di Austria, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Portogallo, Slovenia, Svizzera.

I dati indicano inoltre che “in altri 21 Stati la discesa dell’incidenza è in frenata ed è prevista la risalita durante questa settimana”. Si tratta di Albania, Bielorussia, Belgio, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Irlanda, Kosovo, Lituania, Moldavia, Montenegro, Nord Macedonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Turchia.
“Ci sono infine due Stati, Olanda e Norvegia, dove è già avvenuta di recente una nuova crescita, ma nell’ultima settimana – rileva il matematico – è iniziata di nuovo la discesa.

Di seguito i valori dell’incidenza dei casi negli ultimi sette giorni per 100.000 abitanti nei Paesi europei:
oltre 5.000: Islanda (5.154);
da 3.000 a 4.000: Austria (3.175);
da 2.000 a 3.000: Olanda (2.689), Lettonia (2.166), Svizzera (2.103);
da 1.000 a 2.000: Germania (1.639), Danimarca (1.493), Slovacchia (1.469), Grecia (1.221), Estonia (1.165), Finlandia (1.128), Lituania (1.109);
da 500 a 1.000: Lussemburgo (893), Norvegia (802), Slovenia (680), Italia (574), Irlanda (540), Repubblica Ceca (527); Meno di 500: Portogallo (472), Belgio (464), Francia (462), Russia (265), Spagna (264), Turchia (234), Croazia (233), Polonia (203), Serbia (171), Bulgaria (164), Ungheria (148), Romania (123), Bielorussia (108), Svezia (105), Montenegro (95), Macedonia (89), Moldavia (64), Bosnia (29), Albania (16), Kosovo (14).