IN QUARANTAMILA PER OMAGGIARE SAN GIORGIO A RAGUSA IBLA

Si sono conclusi ieri i festeggiamenti per il Santo patrono di Ragusa Ibla. In un vortice di luci, fuochi d’artificio e folklore, la festa di San Giorgio ha riscosso nuovamente grande successo per la comunità religiosa dell’intera provincia.

Quarantamila persone circa hanno reso omaggio al cavaliere dagli occhi azzurri che, dopo la funzione celebrativa presieduta dal vescovo della diocesi di Ragusa mons. Paolo Urso, ha percorso le strade della borgata, seguito dall’Arca Santa.

La processione ha visto nelle prime file i rappresentanti delle confraternite di Ibla seguiti dal parroco del Duomo, don Pietro Floridia, e dalle autorità civili e militari.

Ogni cosa ha sottolineato la suggestività della ricorrenza:  il “Truonu viva” vigoroso e quasi patriottico che spesso si levava dalla folla; le magliette bianco e rosse dei portatori del simulacro che gestivano la danza del Santo; i fuochi d’artificio d’apertura e lo spettacolo piromusicale prima della “ritirata”; i petali di rosa che, dalle balconate dei fedeli, riempivano le strade.

Molto partecipata anche la sosta alla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, in piazza della Repubblica. Il momento della celebrazione dei Vespri è stato presieduto da Gino Scrofani, parroco della chiesa stessa.

“Riteniamo che il momento più emozionante sia stato, per noi così come per i tanti ferventi devoti del patrono, l’ingresso del simulacro di San Giorgio nella Cattedrale di San Giovanni Battista”- affermano i componenti dell’associazione San Giorgio Martire, che da anni si preoccupano di realizzare al meglio questa festa- “le migliaia di presenze di fedeli e la soddisfazione espressa dagli stessi rispetto alle tante iniziative avviate ci confortano sul fatto che occorre proseguire in questo modo, consapevoli che quella intrapresa è, senz’altro, la strada giusta”.

Di certo si tratta della strada giusta, una strada che ricalca annualmente una tradizione intensa e piena di fervore. Un’occasione per non perdere il passato e riportarlo in una dimensione presente con la stessa passione di sempre.