Si è conclusa mercoledì sera, in occasione della giornata dell’Epifania, la terza edizione del presepe vivente allestito dalla comunità parrocchiale del Santissimo Ecce Homo di Ragusa. Oltre 7000 le presenze in sei giornate con visitatori provenienti anche da fuori città. La comunità è riuscita a dare il meglio di sé: ispirati dalla loro fede e impegnandosi con carità, i parrocchiani del quartiere Ecce Homo, infatti, hanno lanciato diversi messaggi di speranza per il territorio oltre che per ogni singola persona. La voglia di rivedere il centro storico attivo e dinamico, ripopolato e vissuto, seppur per un breve periodo, è tra gli obiettivi che con successo gli organizzatori hanno raggiunto in questi tre anni. Forse è ancora poco ma di certo è un altro contributo che si aggiunge alle numerose genuine iniziative popolari che nel corso dell’anno si organizzano. Un’altra meta che i parrocchiani “Acciumari” intendono pian piano raggiungere è quella dell’identità cristiana: nel presepe, infatti, si possono intravedere parecchi di quei valori teologici e antropologici che spesso si dimenticano; questo obiettivo di rieducarci a “fare i presepi” possa quindi aiutare ciascuno di noi a rinnovare la propria identità cristiana e a tramandare con serenità una tradizione religiosa oggi compromessa da alcune opinioni laiciste.
Soddisfatti, quindi, il parroco, don Giovanni Bruno Battaglia, e gli organizzatori per la rassegna presepiale 2015-2016 che ha superato di gran lunga le aspettative. “I bei complimenti e gli ottimi apprezzamenti espressi dai visitatori – dice il giovane presidente del comitato organizzatore, Lorenzo Battaglia – sono stati anche una piccola gratificazione per i molti e duri lavori nell’allestire il presepe”. Contento anche il parroco nel vedere bambini, giovani, famiglie e anziani gioiosamente impegnati nella realizzazione del presepe e nella fattiva rappresentazione sacra svoltosi durante le sei serate. Si è stati dentro al presepe e non semplicemente distanti e distaccati spettatori. I visitatori sono stati coinvolti pian piano a vivere un magico clima natalizio, invitati a contemplare scene molto care alla pietà popolare, quella della natività e dei Magi, nonché a ripercorrere un passato nostrano ormai scomparso. Antichi mestieri artigianali, vecchie usanze domestiche, passati stili di vita, teneri e simpatici animali, infatti, sono stati i diversi elementi coinvolgenti: di attrazione per i bambini, di commozione per gli anziani. Il tutto “deliziato” dall’assaggio di alcune prelibatezze ragusane. Gli organizzatori ringraziano tutti: l’Amministrazione comunale, gli ambulanti del mercato rionale, i residenti, i commercianti che hanno sponsorizzato il presepe, l’impresa ecologica Busso Sebastiano che ha garantito il pieno decoro dell’area, i visitatori e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento e alla buona riuscita dell’iniziativa che, nella sua umiltà, si è rivelata straordinaria e sorprendente. “Una gratificazione, questa, che incoraggia proprio tutti per continuare a fare di più e meglio – conclude Lorenzo Battaglia –. Che sia l’augurio per il futuro e magari per rivedersi nuovamente nel 2016 presso il quartiere storico dell’Ecce Homo”.