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In Sicilia coltiviamo ulivi da 3700 anni
10 Apr 2025 11:43
Le radici della coltivazione dell’olivo in Italia affondano più in profondità di quanto si pensasse. Le prime tracce di sfruttamento sistematico dell’olivo da parte dell’uomo nel nostro Paese risalgono a 3700 anni fa, in piena Età del Bronzo, e provengono dalla Sicilia, in particolare dal sito archeologico di Pantano Grande, un’area paludosa nei pressi di Messina.
A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Quaternary Science Reviews, condotto da un team di ricercatori delle università di Pisa, della Tuscia e della Sapienza di Roma. La scoperta rappresenta la più antica testimonianza dell’uso dell’olivo nel Mediterraneo occidentale, seconda solo a quella di Malta, che risale a circa 5000 anni fa.
Polline, sedimenti e una storia millenaria
Grazie a carotaggi eseguiti nel sito, i ricercatori hanno ottenuto una sequenza continua di sedimenti datati tra 3700 anni fa e oggi. L’analisi al microscopio ha rivelato altissime concentrazioni di polline di olivo già nella Media Età del Bronzo, indicando la presenza diffusa di questi alberi e un possibile intervento umano nel loro sfruttamento. «Non si può ancora parlare di una vera e propria coltivazione – spiegano gli studiosi – ma la presenza così intensa dell’olivo suggerisce una gestione consapevole della pianta da parte delle popolazioni locali».
L’olivo, in questa fase, veniva sfruttato a tutto campo: non solo per l’olio, ma anche per il legno, utilizzato come combustibile o materiale da costruzione, e per le foglie, impiegate come foraggio.
Dall’Età del Bronzo all’età moderna: tre fasi di diffusione
Lo studio ha individuato tre grandi fasi storiche di espansione dell’olivo in Sicilia: Età del Bronzo (circa 1700 a.C.): prima fase di sfruttamento del selvatico; Età romana (II secolo a.C. – III secolo d.C.): archeologia e palinologia (studio del polline) mostrano una vera e propria coltivazione dell’olivo, con la presenza di anfore e presse; Età moderna (XIII–XIX secolo): durante il Regno di Sicilia, si sviluppa un’olivicoltura strutturata, documentata anche da fonti storiche, che segna il passaggio definitivo alla coltivazione razionale dell’olivo.
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