Al termine di una seduta durata quasi sette ore, con 30 voti a favore e 22 contrari l’Ars ha approvato il ddl urbanistica che contiene anche norme sull’edilizia. La prossima seduta si terrà giovedì 31 ottobre alle 15.
Stralciata dal ddl urbanistica in discussione all’Ars la norma che consentiva la possibilità di aumentare del 30% la cubatura di un edificio in caso di demolizione e ricostruzione dell’immobile.
L’Assemblea regionale siciliana ha recepito il Piano salva-casa nazionale. L’aula ha approvato a maggioranza un emendamento agganciato alla riforma urbanistica che recepisce le norme varate a livello nazionale.
«La nuova legge approvata dall’Ars consente di razionalizzare le norme di gestione del territorio sulle quali la Regione ha potestà esclusiva, adeguandole alle novità introdotte, a livello nazionale, dal governo Meloni. Con il recepimento del “salva-casa”, i siciliani potranno beneficiare degli stessi diritti previsti nel resto del Paese. Un impegno che avevamo preso con i cittadini e che abbiamo mantenuto. Ringrazio le forze parlamentari che hanno compreso il valore di una norma di semplificazione e di razionalizzazione degli strumenti di pianificazione territoriale». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l’approvazione all’Assemblea regionale siciliana del ddl che contiene norme in materia di urbanistica e di edilizia.
«La norma approvata ieri sera a Sala d’Ercole – aggiunge l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusi Savarino – snellisce alcuni passaggi della legge 19 del 2020, risolve alcuni problemi di coordinamento del testo che erano sorti in fase di applicazione e adegua la normativa regionale alle modifiche intervenute con legge nazionale. Abbiamo recepito, inoltre, la parte del “salva-casa” varato dal governo Meloni che non operava in maniera dinamica in Sicilia, mettendoci cosi in linea con il resto d’Italia in una serie di misure molto attese che, sanando piccole irregolarità, sbloccano il mercato immobiliare e semplificano l’edilizia. Un obiettivo del governo Schifani che è stato raggiunto e che consentirà nuovi introiti per i Comuni che potranno investire per la riqualificazione del territorio i proventi del “salva-casa”».
La legge approvata, in particolare, contiene alcune novità riguardo all’iter di formazione dei Pug (Piani urbanistici generali), dei Ppa (Piani particolareggiati attuativi) e fissa il termine ultimo per l’adozione dei Prg (Piano regolatore generale), in fieri, al 31 dicembre 2025. La nuova norma modifica anche la disciplina degli interventi produttivi nel verde agricolo e gli ampliamenti di edifici esistenti ad uso diverso dall’abitazione. Previsto, inoltre, l’ampliamento dell’albo dei commissari ad acta, estendendolo anche ai dirigenti dello Stato e degli enti locali, per l’approvazione degli strumenti urbanistici in sostituzione degli enti locali inadempienti.
In merito poi al recepimento del “salva casa”, sono stati recepiti dinamicamente gli articoli 34 ter, 36 e 36 bis, mentre sono state recepite le disposizioni in materia di edilizia libera, permessi di costruire, determinazioni delle variazioni essenziali, parziali difformità dal permesso di costruire.
“Il recepimento della legge salva-casa era un atto dovuto. La Sicilia non poteva rimanere fuori dai benefici previsti dalla legge voluta da Matteo Salvini. Ovviamente, come é noto, non si tratta di un condono perché le norme intervengono solo nelle casistiche di minore gravità. Con questa norma di recepimento si salvano le case di tanti siciliani e si fa chiarezza rispetto a normative rigide e frammentate che talvolta ostacolano la commerciabilità degli immobili e precludono l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi”. Lo affermano Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Ars e i deputati Luca Sammartino, Vincenzo Figuccia, Salvo Geraci, Pippo Laccoto e l’assessore Mimmo Turano. “Siamo soddisfatti che anche in Sicilia si considerino le tolleranze costruttive potendole asseverare con l’ausilio di un tecnico abilitato. Infine si fissano i termini per il permesso in sanatoria in 45 giorni e in 30 giorni per la segnalazione certificata di inizio attività”, concludono.
“Ddl Urbanistica, con i nostri emendamenti abbiamo messo delle toppe provvidenziali già a partire dall’articolo uno che, com’era stato strutturato inizialmente, minava i cardini fondamentali della legge urbanistica che deve puntare all’azzeramento del consumo del suolo, se non vogliamo assistere ad una solidarietà ipocrita davanti ai danni che i siciliani subiscono ad ogni alluvione”
Lo afferma la deputata M5s all’Ars Cristina Ciminnisi, componente della commissione Ambiente dell’Ars.
“Non bisogna essere scienziati per capire – continua Ciminnsi – che la vulnerabilità del nostro territorio è il frutto anche di politiche scellerate di consumo irresponsabile del suolo, in cui la cementificazione ha fatto la parte del leone. È ora di invertire la rotta”.
Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, esprime il suo apprezzamento per l’approvazione della nuova legge in materia urbanistica.
“Questo risultato legislativo rappresenta un punto di equilibrio ottimale tra le esigenze di tutto il territorio, la razionalizzazione urbanistica, la tutela dei diritti dei cittadini e la valorizzazione del nostro patrimonio. È una normativa che guarda al futuro, dando una chiara indicazione per una lungimirante attuazione del Green deal Europeo”, ha dichiarato l’onorevole Pellegrino.
“Con questa legge, cui abbiamo contribuito e per il cui percorso ringraziamo il lavoro dell’assessore Savarino e del governo regionale, confermiamo la nostra posizione chiara, rispetto ad un certo ambientalismo che vorrebbero del tutto bloccare lo sviluppo dell’economia e dei territori. Crediamo fermamente che sia possibile coniugare la protezione dell’ambiente con il progresso economico, senza penalizzare le opportunità di crescita e benessere per i nostri cittadini”, ha aggiunto il capogruppo azzurro.