La novità più importante riguarda la Commissione lavori pubblici, in cui arriveranno adesso soltanto i progetti con importo superiore a 30 milioni di euro, a fronte dei 15 attuali, consentendo a circa l'80 per cento dei progetti di andare direttamente in Conferenza dei servizi indetta dal Rup. Questo garantirà un dimezzamento dei tempi per l'acquisizione dei pareri sui due livelli di progettazione previsti dal nuovo Codice.
L'assessore Alessandro Aricò ha dichiarato che si tratta di un'importante norma di riforma che recepisce il Nuovo codice dei contratti pubblici. La Sicilia, nei prossimi anni, gestirà importanti risorse economiche provenienti dal Pnrr e dalla Programmazione europea 2021-2027, che consentiranno di cambiare il volto infrastrutturale della regione. In quest'ottica, era determinante garantire un quadro normativo chiaro e semplificato.
Il nuovo disegno di legge prevede l'introduzione di una Centrale di committenza unica regionale, articolata in una Centrale unica di committenza per beni e servizi, sotto il controllo dell'assessorato dell'Economia, e in una Centrale unica di committenza per gli appalti di lavori pubblici e di servizi di ingegneria e architettura – ex Urega – incardinata presso il dipartimento regionale Tecnico dell'assessorato delle Infrastrutture.
Il disegno di legge sarà inviato domani alla presidenza dell'Ars, per passare poi al vaglio della quarta Commissione e dell'Aula. La semplificazione delle procedure e dei tempi di approvazione è un passo importante per la modernizzazione e lo sviluppo dell'infrastruttura siciliana, e il nuovo Codice degli appalti pubblici rappresenta un passo avanti in questa direzione.