INADEGUATEZZA E SVISTE CLAMOROSE, L’ULTIMA SULL’ IMU AGRICOLA

“A quasi un anno dall’insediamento dell’Amministrazione PD, a Ispica non è per niente un’altra storia”. Inizia così l’amara riflessione del consigliere del MoVimento 5 Stelle Gianluca Genovese.

Molti ci avevano detto: “Concedete loro del tempo, fateli lavorare”. E così abbiamo dato a questa amministrazione non solo del tempo, ma anche collaborazione, idee e consigli, persino proposte realizzabili, non risparmiando comunque le critiche, quando si sono rese necessarie, avendo in ogni caso come fine ultimo quello di costruire.

E invece l’Amministrazione Muraglie ha percorso la sua strada solitaria, inaugurata con tante promesse e proseguita col nulla.
Questioni gravi e importanti sono state affrontate, a nostro avviso, con inadeguatezza e pressappochismo. I Bilanci, ad esempio: la spesa dell’Ente non diminuisce e si fa ricorso a mutui e anticipazioni di cassa per coprire il fabbisogno annuale di liquidità, addossando alle generazioni future i debiti di oggi. Il trasporto scolastico è a pagamento, quando la legge regionale n. 24/1973 lo prevede invece in forma gratuita. Il Piano Regolatore Generale redatto sotto l’amministrazione Rustico non è stato ancora revocato, nonostante la Regione ci abbia diffidati a concludere l’iter di adozione definitiva o procedere con la revoca entro il 2 aprile, pena l’invio di un commissario che lo approverebbe sostituendosi al Consiglio Comunale.

E arriviamo all’IMU sui terreni agricoli, dalla quale Ispica da quest’anno torna a essere esente e che invece secondo l’Amministrazione continuava a essere esigibile.

Il 28 aprile, infatti, il Consiglio ha approvato la proposta della Giunta Municipale che stabilisce, tra l’altro, l’aliquota IMU al 10,60 per mille per tali immobili, eccetto quelli di proprietà di imprenditori agricoli e coltivatori diretti, in contrasto con la Legge di Stabilità 2016, la quale invece prevede il ritorno ai vecchi criteri per l’esenzione dei terreni agricoli dei comuni montani e collinari. In sostanza, l’intero territorio comunale ispicese è esonerato dal pagamento dell’IMU agricola, e l’amministrazione non se n’era accorta.

“Responsabilità degli uffici e della Giunta a parte, questo accade quando i consiglieri non ricevono in tempo utile la documentazione inerente le sedute del Consiglio comunale” – continua il consigliere Genovese – “Nel caso specifico, abbiamo avuto i documenti solo 48 ore prima. Una tempistica che ci impedisce di svolgere il nostro compito con scrupolo e coscienza, così come abbiamo giurato all’atto dell’insediamento. Ma resici conto della svista, grazie anche alla segnalazione di un cittadino, abbiamo preparato una proposta di modifica della deliberazione viziata.”

Anche a voler guardare alle sole azioni che il Sindaco aveva promesso di compiere all’indomani della sua elezione – secondo un’idea assolutamente personale di priorità per la città – possiamo contemplare in sostanza solo un nulla di fatto: il servizio di trasporto urbano, che era stato riottenuto grazie agli sforzi della cooperativa che lo gestisce, non ha avuto un adeguato supporto economico da parte dell’Amministrazione, ed è stato sospeso; lo storico “Puttino” e le vecchie panchine della piazza attendono ancora il riposizionamento; i bagni pubblici sono stati ristrutturati a spese dei privati, ma i progettisti non hanno tenuto in considerazione gli utenti con disabilità, così come per il rifacimento dei marciapiedi del centro cittadino.

“Preso atto, quindi, dell’incapacità dell’Amministrazione di gestire l’ente e di organizzare la vita di 16.000 persone, – conclude Gianluca Genovese – il Movimento 5 Stelle sente di doversi fare carico sempre più della responsabilità di realizzare quei sogni e quelle speranze che i cittadini ispicesi hanno tanto riposto nelle ultime elezioni amministrative come mai era accaduto in passato.
Proseguiamo quindi ancora più decisi nella nostra missione per il benessere di tutti”.